storico, quella disciplinata dai varchi elettronici inaugurata l'8 dicembre scorso in occasione della festa dell'Immacolata. Oggi gli orari di attivazione della zona a traffico limitato in corso Vittorio Emanuele e via Licata saranno quelli pomeridiani, con attivazione dei varchi alle 16,30 e conclusione all'una di notte; domani, giornata festiva, la zona a traffico limitato sarà attiva a partire dalla mattina, dalle 10 alle 12 e poi dalle 16 all'una, domenica 7 gennaio varchi attivi dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 16,30 alle 20,00. E arrivano proprio alla vigilia dell'ultimo week end di zona a traffico limitato alcune considerazioni sul nuovo sistema adottato dall'amministrazione Termine.
Ad intervenire sono il consigliere comunale Ignazio Bivona e l'ex assessore Salvatore Monte per i quali il nuovo esperimento, con orari e varchi, sperimentato dalla giunta Termine, ha fatto emergere ancora una volta come il centro antico della città di Sciacca non sia del tutto “progettato bene” per effettuare e garantire una Ztl simile a quella che si attiva nelle grandi città. Partendo dalla considerazione che parte della Via Licata così come parte di corso Vittorio Emanuele sono ormai sprovviste di attività commerciali o di intrattenimento che possano garantire una dignitosa presenza di gente, per Monte e Bivona rendere totalmente inaccessibile le due arterie viarie del centro storico risulta complicato e genera un affaticamento veicolare che incide, ovviamente, sulle aree estranee al centro storico. A questo punto si potrebbe valutare ed adottare una nuova soluzione che potrebbe andare incontro alle esigenze di tutti almeno per il periodo invernale. Una chiusura del centro storico potrebbe prevedere un’area leggermente ridotta ma pur sempre capace di valorizzazione piazze, vicoli, cortili e beni monumentali e lasciare spazio ad un piano di arredo urbano duraturo nel tempo ed al servizio di bar, pizzerie e locali di intrattenimento.
Da corso Vittorio Emanuele (lato via Incisa) si potrebbe creare il varco elettronico proprio alla curva dello stesso, accanto il tabacchi da un lato ed il complesso di San Domenico dall’altro. Rimarrebbero inaccessibili tutti i vicoli che conducono in Via Garibaldi e Via Roma ma il traffico rimarrebbe libero per chi da Via Incisa volesse spostarsi su via Pietro Gerardi e Porta Palermo. Da corso Vittorio Emanuele (lato Piazza Saverio Friscia) la chiusura elettronica del varco dovrebbe avvenire all’altezza dell’Istituto bancario che insiste in Piazza Duomo. Tornerebbe dunque, seppur consapevoli che in futuro con altre forme dovrebbe tornare ad essere chiusa in modo permanente, la via Campidoglio. In questo modo il traffico potrebbe defluire lasciando spazio alle auto di raggiungere il parcheggio di Via Eleonora D’Aragona.
Questa ipotesi di chiusura non prevederebbe la chiusura di Via di Licata e delle arterie che da dopo Via Garibaldi si immettono in Corso Vittorio Emanuele. Il Nuovo quadrilatero della ZTL, nella proposta di Monte e Bivona, vedrebbe la possibilità di trasformare in un vero salotto le piazze Duomo, Purgatorio, Scandaliato, Matteotti e tutti i vicoli annessi e connessi a questa parte di Corso Vittorio Emanuele. Nei periodi estivi o maggiormente densi di flussi turistici questa ipotesi potrebbe essere potenziata con la soluzione adottata fino ad oggi. Resterebbe interessante, concludono Salvatore Monte e Ignazio Bivona, valutare l’ipotesi di intercettare nuove linee di finanziamento capaci di rendere appetibile, ai privati, la possibile apertura di nuovi negozi e botteghe artigianali nei vicoli adiacenti Via Garibaldi e Via Roma.