come primario, del dottor Giuseppe Tulumello dall'Ortopedia di Sciacca a quella di Agrigento, ha sicuramente un significato rilevante. Lo stesso già sollevato recentemente dal Comitato civico per la Sanità. Che oggi torna ad intervenire nel dibattito in corso sulle difficoltà in cui versa il "Giovanni Paolo II". E lo fa con una lettera indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani e all'assessora regionale alla Salute Giovanna Volo. L'oggetto della lettera è proprio la delibera commissariale numero 2354 del 28 dicembre, quella avente ad oggetto "Riorganizzazione delle unità operative complesse di Ortopedia e Traumatologia degli ospedali di Agrigento e Sciacca.
Lettera, resa oggi pubblica da Ignazio Cucchiara e Franco Giordano, con la sottoscrizione in qualità di componenti del Comitato di Lilla Piazza e Damiano Abate, in cui si ribadisce ciò che, in estrema sostanza, lo stesso portavoce del Comitato aveva evidenziato nel corso dell'intervista rilasciata lo scorso 4 gennaio alla nostra emittente. Si parte dal fatto che i distretti ospedalieri nell'Agrigentino sono due: AG1 che comprende gli ospedali del capoluogo, di Canicattì e di Licata; AG2 che invece comprende gli ospedali di Sciacca e Ribera (quest'ultimo ufficialmente 'riunito' con il "Giovanni Paolo II"). Il Comitato ribadisce come, fino a poco tempo fa, tra Agrigento e Licata fossero in servizio 10 ortopedici (7 al "San Giovanni di Dio", tra i quali il primario, e 3 al "San Giacomo d'Altopasso), mentre a Sciacca di medici in servizio ce n'erano due (uno dei quali, il dottor Tulumello, anche primario). A seguito delle dimissioni di quattro ortopedici (tra cui il primario Palmisciano) dall'ospedale di Agrigento, e al fine di evitare - come è stato riportato testualmente nella delibera 28 dicembre - l'interruzione di pubblico servizio, si è disposto in via d'urgenza il trasferimento al "San Giovanni di Dio" dei due medici del "Giovanni Paolo II", con la conseguenza che l'ospedale di Sciacca è rimasto senza medici per oltre un mese. Immediatamente dopo, fanno notare dal Comitato Sanità, da primario di Ortopedia e Traumatologia dell'ospedale di Sciacca il dottor Tulumello è diventato primario di Ortopedia e Traumatologia dell'ospedale di Agrigento.
Comitato civico per la Sanità che, dunque, consegna a Schifani e Volo cinque considerazioni. Nella prima si domanda perché, per evitare l'interruzione di pubblico servizio, l'Asp non abbia ritenuto di utilizzare i medici in servizio all'ospedale di Licata, sottolineando che se così avesse agito avrebbe rispettato il principio di autonomia gestionale del distretto ospedaliero; nella seconda il Comitato fa notare come, per evitare l'interruzione di pubblico servizio ad Agrigento, sia stata provocata la predetta interruzione di pubblico servizio nel distretto AG2, con un ospedale, quello di Sciacca che, in quanto Dea di primo livello, avrebbe dovuto avere in precedenza un aumento dei medici ortopedici; nella terza si sottolinea come, sulla base delle scelte assunte dall'Asp, sia venuta fuori una distinzione tra cittadini di serie A (quelli che afferiscono all'ospedale di Agrigento), e cittadini di serie Z (quelli che fanno riferimento evidentemetne all'ospedale di Sciacca). Ancora, in base alla preferenza espressa dall'Asp di dovere garantire l'ospedale ubicato nel capoluogo di provincia, e sulla base del bacino d'utenza, il Comitato denuncia che l'Asp avrebbe violato il principio delle reti previsioni tempo dipendenti (ictus, trauma e infarto), sulla base della distanza da coprire prima del soccorso, e molti dei cittadini-pazienti del distretto ospedaliero AG2 impiegano ben oltre un'ora di tempo per raggiungere l'ospedale di Agrigento.
Chiede infine nuovamente, polemicamente, il Comitato, perché l'Asp di Agrigento la soluzione trovata sull'Ortopedia penalizzando Sciacca non sia stata adottata per l'ospedale di Licata, dove ci sono tre ortopedici all'interno dello stesso distretto. Una nota circostanziata che sicuramente sarà al centro dell'atteso e annunciato incontro che i sindaci del comprensorio, capeggiati da Fabio Termine, avranno a breve con lo stesso presidente della Regione per fare il punto della situazione. La Regione però al momento è impegnata a trovare l'accordo politico (sic!) per le nomine dei nuovi manager delle Asp siciliane.