è candidato a partecipare l’Istituto superiore "Francesco Crispi" di Ribera, diretto dalla dirigente Maria Rosaria Provenzano. Il corso sperimentale, uno almeno in questa prima fase, avrà come indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” e si avvarrà della collaborazione di qualificati partner. Dopo il diploma, anche un biennio di ulteriore specializzazione nell’ambito dello stesso indirizzo. La sperimentazione, e contestuale possibilità di iscrizione, partirà dal prossimo anno scolastico 2024-2025. «Non si tratta – dichiara il vicepreside del Crispi Franco Giordano – di una proposta sperimentale che semplicemente riduce a quattro gli attuali cinque anni di corso di studi: infatti, da un lato, il monte ore totale previsto per i quattro anni si discosta di poco dal monte ore totale dei cinque anni del tecnico economico, dall’altro si propongono delle novità interessanti sia dal punto di vista dei contenuti sia per gli aspetti metodologici e didattici. «Portare a 4 anni il corso di studio delle scuole superiori, prosegue Giordano, è una sfida che ci spinge a progettare un percorso di eccellenza basato su una didattica innovativa che prevede il potenziamento dell’istruzione tecnica superiore, la preparazione all’università e la possibilità di ingresso nel mondo del lavoro. «La motivazione che ci ha spinto a candidarci per questa sperimentazione – spiega la dirigente scolastica del Crispi Rosaria Provenzano – risiede nella possibilità di cogliere l’opportunità di allineare l’età di uscita dei nostri studenti con quella dei coetanei di altri paesi europei e di creare una sinergia fra il percorso di studi dell’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing con la realtà economica e sociale del contesto in cui la scuola sorge. Ribera, infatti, è un paese a forte vocazione agricola e negli ultimi anni sono molte le esperienze di imprenditoria giovanile che stanno investendo sul territorio per migliorare la coltivazione e la conseguente commercializzazione del nostro prodotto di bandiera. Si cercherà dunque, conclude la dirigente, di dare una spinta innovativa alla scuola realizzando una revisione dei piani di studio, stimolando l’introduzione di nuovi modelli di apprendimento che potenzino la sinergia fra il mondo della scuola ed il mondo delle aziende.