riapertura dell'ex Convento San Francesco di Sciacca. Lo chiede la sezione locale di Italia Nostra che ha inviato una richiesta in tal senso all'amministrazione comunale di Sciacca e al sindaco Fabio Termine. Come si ricorderà, il bene monumentale è transennato da oltre due anni per via delle condizioni precarie in cui verserebbe uno dei cantonali, area da cui sarebbero caduti anche dei calcinacci.
Di conseguenza è stata pure interdetta parte di via Agatocle in cui da tempo si può transitare da una sola corsia, quella che va in direzione del viale delle Terme. Si tratta di un edificio storico di grande rilevanza per Sciacca in quanto fondato nel 1224 dal compagno di Francesco d'Assisi fra Angelo da Rieti. “Considerato il valore storico-culturale, l'importanza turistica e il ruolo di contenitore culturale che nel corso degli anni ha svolto – scrive Italia Nostra - pur appartenendo al patrimonio regionale, la sua chiusura è un "lusso" che la nostra città non può permettersi, data la situazione generale di buona parte del nostro patrimonio immobiliare (dalle terme all'ex chiesa di S. Margherita)”.
A quanto pare l'Ufficio del Genio Civile di Agrigento, da tempo, ha consegnato, presso il Servizio Demanio regionale, il progetto di ristrutturazione, messa in sicurezza e illuminazione artistica che ne permetterebbe la riapertura. L'iter era stato seguito da vicino nel corso di apposite riunione anche dall'ex assessore al ramo Gianluca Fisco. “Da fonti accreditate – sollecita il sodalizio presieduto da Calogero Segreto - abbiamo saputo che il progetto nel 2023 ha acquisito la copertura finanziaria e che basterebbe una sollecitazione da parte dell'Amministrazione Comunale per spingere l'iter per la procedura di gara d'appalto, cosa che ad oggi non è avvenuta. La stessa cosa varrebbe per la nostra rappresentanza all'Assemblea Regionale”.
Insomma Italia Nostra invita a muoversi non soltanto l'amministrazione, ma anche i deputati regionali che fanno riferimento al territorio, Michele Catanzaro, Carmelo Pace e Margherita La Rocca Ruvolo. Struttura, comunque, che, in capo alla Regione e ai beni termali, negli ultimi mesi, è stata sempre utilizzata per eventi privati a pagamento.
Italia Nostra di Sciacca, inoltre, ipotizza anche, per il futuro, un diverso utilizzo dell'ex convento San Francesco che, una volta riaperto al pubblico, potrebbe ospitare il Museo Regionale, atteso da tempo, dato che gli ampi locali posti al primo piano sono perfettamente adeguati e sufficienti a tale scopo, pronti da subito ad ospitare i reperti della cosiddetta "Collezione Veneroso". Pertanto chiediamo, per l'ennesima volta, - conclude Italia Nostra - che il sindaco si faccia carico di tutta la questione e solleciti gli Enti preposti alla risoluzione.