presentate dai consiglieri, alcune delle quali risalenti all’estate scorsa. Eppure moltre delle problematiche oggetto di intervento da parte dell’opposizione sono rimaste attuali. Parliamo delle criticità dell’ospedale di Sciacca con la consigliera Carmela Santangelo che ha ripreso la notizia di ieri del possibile trasferimento all’Asp di Trapani dell’oncologo saccense che da solo ha garantito nel tempo l’operatività del reparto, ma più in generale la carenza di personale che riguarda il Giovanni Paolo II e persino il mancato ripristino di alcuni ascensori. Sempre sull’ospedale i colleghi Gaetano Cognata e Clelia Catanzaro hanno stigmatizzato la prolungata chiusura del bar all’interno della struttura senza che l’Asp abbia ancora provveduto ad aggiudicare l’appalto. Al sindaco Fabio Termine è stata sollecitata una azione più incisiva a tutela dell’ospedale, anche in considerazione della grande manifestazione che si è svolta a novembre, ma che non ha cambiato la situazione. Abbiamo chiesto assieme agli altri sindaci un incontro con il presidente della Regione Schifani, attendiamo di conoscere la data, ha replicato Fabio Termine che sul bar dell’ospedale ha dichiarato di avere appreso che a giorni l’Asp pubblicherà la manifestazione di interesse.
In primo piano, poi, la questione delle tante perdite idriche che si registrano a Sciacca. Durissimo l’intervento del consigliere Ignazio Bivona che ha citato l’esempio della via Ghezzi come emblema di quello che ritiene sia il fallimento di Aica, addebitando all’amministrazione comunale la responsabilità di non saper pretendere una gestione efficiente.
La situazione della via Ghezzi è quella più preoccupante, ha replicato l’assessora Valeria Gulotta, evidenziando come in quell’arteria sia necessaria la sostituzione di almeno 300 metri di condotta e quindi una progettazione e un intervento più complesso. Nel frattempo si tampona senza alcun risultato definitivo. Si ripara una perdita e l’indomani ne spunta un’altra. Diverse le interrogazioni riguardanti la necessità di garantire maggiore decoro a varie zone della città potenziando l’illuminazione, la segnaletica, ma soprattutto garantendo la potatura e la cura del verde. L’interrogazione di tutti i consiglieri di opposizione sulla gestione dei beni comunali ha consentito di trattare la vicenda del Parco Termale che dopo un investimento di 500 mila euro è stato restituito alla Regione e rimane chiuso; del Museo del Carnevale sul quale l’assessora Sinagra ha annunciato che si stanno facendo dei lavori e che si conta di riaprirlo con una diversa e non meglio specificata gestione; dell’ex chiesa di Santa Margherita per la quale sempre l’assessora Sinagra ha dichiarato di avere appreso dalla Soprintendenza che si sta lavorando per superare il contenzioso con la ditta e poter proseguire i lavori.
“Stiamo facendo, faremo, siamo ancora alla fase dei buoni propositi” ha attaccato l’opposizione accusando la giunta Termine di conoscere i problemi, ma di non averli ancora risolti. Altra questione politica sollevata è quella della mancata presentazione della relazione annuale da parte del sindaco. “Siamo stati impegnati ad attuare quanto previsto nel bilancio, la presenteremo nel 2024 e, del resto, anche altre amministrazioni in passato non hanno rispettato questo adempimento” ha dichiarato Fabio Termine.
“ La sua è una amministrazione diversa da quelle precedenti, di giovani brillanti e capaci di risolvere i problemi, così avevate detto in campagna elettorale” hanno replicato dall’opposizione.
Il Consiglio Comunale di Sciacca tornerà a riunirsi martedì 30 dicembre. All’ordine del giorno due punti, in particolare, animeranno il dibattito consiliare: quello della revisione delle società partecipate con la situazione di AICA che vede l’opposizione parlare di fallimento della consortile e la mozione riguardante la ormai imminente edizione del Carnevale di Sciacca.