I genitori dei bambini che effettuano il tempo prolungato sono costretti, di conseguenza, a garantire il pasto facendo ricorso singolarmente o come gruppo classe alle attività commerciali che operano nel settore e, ovviamente, a sostenerne il costo, anche le famiglie che hanno difficoltà economiche.
Una situazione che si trascina ormai da tanti anni, ma che registra adesso un evidente malcontento e una volontà delle famiglie di porre con forza la questione dei servizi che non vengono garantiti in città, è quello della mensa scolastica è tra i più rilevanti. Quello che hanno ottenuto, per il momento, è un confronto con l’amministrazione comunale, con l’assessore all’istruzione Salvatore Mannino, in programma martedì 30 gennaio.
Va rilevato che la mensa scolastica non viene garantita a Sciacca ormai da troppi anni, a differenza di tanti altri comuni vicini dove invece il servizio è puntuale e copre tutto l’anno scolastico. Si dirà che, tanti di questi comuni dispongono di locali comunali oltre che di personale addetto alla preparazione dei pasti e sono dunque agevolati nel garantire la mensa scolastica. Sciacca non è in questa situazione e, infatti, negli anni in cui il servizio veniva espletato si faceva ricorso ad una gara di appalto per l’affidamento a privati. Si investivano appositamente dei fondi nel bilancio comunale per coprire parte dei costi. Il resto era comunque a carico delle famiglie, in base alla situazione economica, con una particolare attenzione per le fasce più deboli che venivono esonerate dal pagamento. Nel tempo non un euro è stato più previsto e il servizio di mensa scolastica a Sciacca è caduto nel dimenticatoio, non se ne parla più. E’ semplicemente scomparso dal bilancio comunale, a differenza di tanti altri comuni. Come non citare, ad esempio la vicina Ribera che garantisce il servizio avvalendosi della collaborazione dell’istituto alberghiero di Sciacca. Da anni, infatti, stipula una convenzione che consente di sfruttare la professionalità di docenti e studenti della scuola saccense che giornalmente preparano i pasti destinati agli alunni delle scuole dell’obbligo che effettuano il tempo prolungato nella cucina comunale all’interno del plesso scolastico di via Imbornone.
Un percorso simile era stato prospettato anche a Sciacca, a seguito dell’ottenimento di un finanziamento di circa 400 mila euro per la realizzazione di un locale da destinare alla preparazione dei pasti per la mensa all’interno della scuola Sant’Agostino. Fondi del Pnrr annunciati con grande enfasi, peccato che il progetto alla fine è destinato a non andare a buon fine perché pare che i 400 mila euro ottenuti non siano sufficienti a garantirne la realizzazione e non sono stati, al momento, intercettati o stanziati nel bilancio comunale gli altri 400-500 mila euro necessari per dotare la scuola Sant’Agostino di locali idonei a garantire il servizio di mensa a tutte le scuole della città.
Dunque, siamo al nulla per ciò che concerne un servizio importante e che rappresenta la normalità in tanti comuni anche vicini a Sciacca. Adesso, diverse famiglie intendono porre la questione della mensa scolastica, stanche di dover supplire economicamente e logisticamente a garantire il pasto ai propri bambini. Vedremo cosa verrà fuori dalla riunione di martedì prossimo.