consistente nel campionamento di rifiuti nei corsi d’acqua al fine di individuare le maggiori criticità presenti negli stessi e prevenire l’inquinamento degli oceani.
Alcune scuole della provincia di Agrigento sono state impegnate in tale attività sotto l’attenta guida dei docenti e dei nostri educatori ambientali.In particolare gli studenti della scuola secondaria di primo grado Garibaldi di Cattolica Eraclea hanno eseguito il campionamento presso un tratto del Fiume Platani,mentre quelli dell’istituto Crispi di Ribera presso un tratto del Fiume Magazzolo.
In tutti i casi è stato effettuato un campionamento dei rifiuti presenti nel bordo, sull’ argine e sulla corona del corso d’acqua. Inoltre è stato effettuato un campionamento delle eventuali microplastiche contenute nell’acqua attraverso un apposito filtro fornito dai ricercatori del CNR, ente promotore del progetto in Italia.
I dati sono stati caricati sull’apposita piattaforma e si aggiungono a quelli già immessi qualche settimana fa dagli studenti dell’Amato Vetrano di Sciacca relativi al Torrente Carabollace.
La campagna Plastic Pirates è stata lanciata in Germania nel 2016 per poi estendersi in tutta Europa grazie al sostegno della Commissione Europea.
Un progetto che avvicina i giovani studenti alla metodologia scientifica portandoli a verificare le loro ipotesi circa lo stato di salute dei nostri corsi d’acqua e portandoli a scontrarsi talvolta con gravi reati ambientali.
È quello che è successo agli studenti di Cattolica Eraclea nel tratto del Fiume Platani all’altezza dell’intersezione con il ponte della SS31 dove gli studenti, nelle vicinanze del punto scelto per il campionamento, hanno ritrovato una grande discarica che ha generato nel tempo una grave emergenza ambientale. Rifiuti di ogni genere presumibilmente gettati dal ponte e finiti in acqua e sull’argine del fiume: vasche da bagno, una bicicletta, divani, un letto, ma anche tanto materiale inerte pericoloso. L’associazione Marevivo ha inviato la segnalazione alle autorità competenti confidando in una urgente bonifica e un servizio di controllo al fine di evitare tale incresciosa situazione.
Il progetto proseguirà nella prossima primavera al fine di rilevare le possibili variazioni stagionali e le influenze che determinano sull’andamento dei dati scientifici rilevati in inverno.