si comprende l'inadeguatezza al ruolo primario che dovrebbe rappresentare". È con queste parole che cinque consiglieri comunali oggi attaccano la compagine di governo, accusata di non riuscire a trovare l'equilibrio politico malgrado sia composta solo dal Pd e da due liste civiche. Maurizio Blò, Giuseppe Catanzaro, Alessandro Grassadonio, Paolo Mandracchia e Isidoro Maniscalco evidenziano come la programmazione economica e finanziaria, settore rimasto a lungo senza assessore, sia l'anima di un'amministrazione.
Malgrado Fabio Termine si fosse presentato alla città garantendo che con lui ci sarebbe stata un politica nuova, diversa dal passato, le cose hanno dimostrato il contrario. "Qualora l'amministrazione precedente - osservano i consiglieri - fosse rimasta senza assessore al bilancio per mesi, Mizzica avrebbe alzato le barricate, a colpi di comunicati stampa e post sponsorizzati. Oggi, con a capo Fabio Termine, gli stessi eventi, per lui ed il suo movimento, non rappresentano nulla di particolare o grave".
L'accusa conclusiva è che il progetto Mizzica ha perso credibilità, snaturato dalla gestione del potere e dal Manuale Cencelli .