ma alla fine Fabio Leonte è il nuovo assessore al Bilancio della giunta guidata da Fabio Termine. Con il suo ingresso in amministrazione l'esperto consigliere comunale torna ad occuparsi dei conti del comune di Sciacca. Leonte è già stato assessore in diverse amministrazioni di centrosinistra, da Cucchiara a Bono, fino a Francesca Valenti. In quota Lista Ferdinandea, Fabio Leonte prende il posto del dimissionario Francesco Sabella. Tutte le caselle della giunta sono tornate ad essere occupate. Prima di Leonte un'altra sostituzione aveva riguardato l'ex vicesindaco Gianluca Fisco, sostituito con Antonino Certa, che ha rinunciato allo scranno consiliare. Cosa che non farà Leonte. Il precedente della estromissione di Bellanca, fatto dimettere da Sala Falcone Borsellino, è sicuramente un deterrente verso scelte diverse. Come dire che fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ma la questione dell'opzione, non richiesta dalla legge, tra le due cariche, è stata al centro del dibattito. Perché, di fatto, la Lista Ferdinandea è l'unica della coalizione che non ha osservato la regola non scritta delle dimissioni.
La decisione ufficializzata stamattina di Giuseppe Ambrogio, che si era autoproclamato assessore, di lasciare la Lista Ferdinandea per aderire al gruppo consiliare del Pd, rivela probabilmente che non è del tutto vero che la questione non riguardava i Dem, così come Valeria Gulotta ha detto l'altra sera in aula. D'altronde Ambrogio è a tutti gli effetti un tesserato del Partito Democratico, così come Francesca Valenti (ispiratrice della lista stessa) ne è una dirigente. Consigliere più votato, con 479 preferenze, sia della Lista Ferdinandea, che di tutta la coalizione che sostiene il sindaco, Giuseppe Ambrogio è stato trascinato nella contesa un po' inaspettatamente, visto che tutti sapevano che per sostituire Sabella Fabio Termine puntava su Leonte. Dirimente è stata l'indisponibilità ufficiale di Ambrogio ad acquisire la delega del Bilancio. Il sindaco ha dunque tenuto duro, in attesa che le questioni venissero superate. Così come è successo. Oggi Leonte acquisisce un ruolo delicato in un comune in esercizio provvisorio, per scelta del direttore di ragioneria Filippo Carlino che, prudenzialmente, ha chiuso i cordoni della borsa.
La questione politica nella coalizione Termine rimane aperta. Sembra scontato che il Partito Democratico chiederà un chiarimento. La vicenda dell'opzione tra la carica di assessore e quella di consigliere è quella che ha impedito ad Alessandro Curreri di entrare in amministrazione. Gli stessi Valeria Gulotta e Salvino Patti si sono dimessi da consiglieri comunali. Va detto che la Lista Ferdinandea non aveva mai assunto un impegno del genere ma, tuttavia, politicamente, all'interno della coalizione, questa diversa visione del problema crea un precedente tutt'altro che irrilevante. Adesso sì, dopo numerosi rinvii, si attende il dibattito politico in consiglio. D'altra parte, l'altra sera l'Opposizione ha preferito abbandonare l'aula in attesa che diventasse definitiva la scelta di Fabio Leonte.