la realizzazione di mega parchi eolici tra Sciacca e la Valle del Belice. Sono una decina quelli tuttora presentati e sottoposti a valutazione d'impatto ambientale. Tra questi ricordiamo il progetto "Del Giudice", in territorio di Sambuca di Sicilia, e il "Portella", in territorio di Montevago, su cui non solo i sindaci dei predetti comuni, ma anche quelli dei comuni circostanti, hanno deciso di combattere attraverso osservazioni e obiezioni.
Oggi la sezione saccense di Italia Nostra, presieduta dall'architetto Calogero Segreto, interviene per manifestare le proprie perplessità in ordine al progetto per un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Grecanico”. Progetto che prevede la realizzazione di 6 aerogeneratori di potenza complessiva pari a 30 MW in contrada Bonfiglio –Cozzo Pavone, nel territorio di Sciacca, e delle opere connesse ed infrastrutture necessarie nei comuni di Caltabellotta, Calamonaci, Ribera e Villafranca Sicula. Del progetto in questione è stata presentata all’assessorato Territorio ed Ambiente, Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana un’ istanza di Valutazione d’Impatto Ambientale.
Dal progetto presentato si evince che gli aerogeneratori avrebbero un altezza totale di circa 200 metri ciascuno e un diametro rotore di 175 metri, e con basi di fondazione a forma tronco-conica del diametro d 27 metri ed un’altezza compresa da uno a tre metri. "Dimensioni che senza alcun dubbio, secondo Calogero Segreto, provocherebbero un impatto visivo devastante a diversi chilometri di distanza, per quanto riguarda l’altezza dei pali, e uno sconvolgimento notevole della componente suolo e sottosuolo per quanto riguarda le fondazioni. Inoltre - aggiunge il presidente di Italia Nostra - l’area è già interessata dalla presenza della discarica comunale e creerebbe una certa conflittualità tra i due impianti anche dal punto di vista atmosferico".
La sezione Italia Nostra ha in corso una valutazione più accurata del progetto per quanto riguarda la componente natura-biodiversità, la presenza di siti d’interesse archeologico e culturale, la componente rumore, i flussi migratori, e così via, e alla fine valuterà l’opportunità di presentare osservazioni o opposizione alla realizzazione dell’impianto. "Chiediamo che l’amministrazione comunale - dice Segreto - dedichi la dovuta attenzione alla vicenda considerato il ruolo determinante che essa può svolgere nel procedimento decisionale e di coinvolgere gli altri comuni interessati dall’intervento in specie quello di Caltabellotta che potrebbe avere un danno visivo-paesaggistico maggiore.