e comunque chi ha rinunciato alla propria disponibilità è già stato sostituito”. È così che oggi al nostro Telegiornale il parlamentare regionale del Movimento Cinquestelle Matteo Mangiacavallo commenta la decisione di Emma Giannì e Nino Vitale, grillini della prima ora, di revocare la propria disponibilità a candidarsi al Consiglio comunale. Come loro altri sarebbero pronti a fare la stessa cosa. Si dice che siano già sette o otto. Gente che non ha nascosto nascosto di non aver gradito il metodo di scelta di Domenico Mistretta come candidato a sindaco, dopo il ritiro, definito poco chiaro da Emma Giannì, di tre o quattro militanti disponibili a candidarsi a sindaco. Lo scontro dentro il Movimento era nell'aria. Si sa da tempo che ci sono almeno due anime dentro il gruppo pentastellato, governato con un po' di fatica da Mangiacavallo. Da un lato c'è il suo raggruppamento, fatto di colombe, mentre dall'altro ci sono i cosiddetti “falchi”, che altro non sono militanti ortodossi, i quali ritengono che le indicazioni del Movimento sia dalla sua formazione sono piuttosto chiare, e impediscono di fare ricorso a personalità che abbiano avuto a che fare in passato con la politica. Probabilmente, ma non è del tutto chiaro, ritengono che Mistretta, essendo figlio di un ex assessore comunale, non possa essere considerato in possesso dei requisiti imposti da Grillo. Ma Mangiacavallo e i suoi sembrano voler tirare dritto. In attesa della certificazione dallo staff nazionale di Beppe Grillo si presenterà alla città con quella che in una nota si definisce “maturità” giusta per puntare ad un indispensabile cambio di passo, in cui il cittadino è chiamato non solo a esprimere la propria preferenza, ma a diventare parte “attiva” e protagonista di un percorso di cambiamento. “Non chiederemo un voto inteso come delega in bianco, ma cittadini che anche dopo il voto si impegnino per governare insieme la nostra città. Non ci saranno – aggiungono i grillini - tavoli di lavoro creati ad hoc per la campagna elettorale, ma i nostri tavoli di lavoro, già attivi da tempo, resteranno operativi anche dopo le elezioni”. Si tratta di tavoli costituiti da commercianti, artigiani, avvocati, ingegneri, architetti, dottori, casalinghe, prima di tutto cittadini che vivono sulla propria pelle, in prima persona, le varie problematiche della città e vogliono fornire risposte certe e concrete. Chi si propone per guidare la nostra città deve avere: il coraggio di analizzarne i problemi e le criticità, l'onestà di parlare chiaro alla gente e la determinazione per trovare le soluzioni. I tavoli tecnici, che hanno analizzato a fondo i dati e le informazioni raccolti in questi mesi, sono dunque al lavoro per la definizione del programma che il movimento intende attuare nei prossimi anni inseguendo la propria idea di vivere comune e di città. Tutti i cittadini attivi, compresi coloro che pur facendo scelte personali diverse condividono le idee e gli obiettivi del movimento, sono chiamati a intervenire ai seguenti gruppi: La psicologa Daniela Guarascio si occuperà di Sanità, servizi e disabilità; l'ingegnere Mario Di Giovanna di Urbanistica, trasporti e ambiente; il dottor Salvatore Termine di Pubblica amministrazione e bilancio, il maestro ceramista Antonino Carlino di Turismo e cultura, Giacomo Fauci di attività produttive, Giuseppe Geraldi di Sport e scuola, Matteo Mangiacavallo di Terme, acqua e Aro. Noi come movimento auspichiamo che i nostri concittadini si sentano insieme a noi protagonisti di quel cambiamento di cui Sciacca ha fortemente bisogno e che merita. "Cari concittadini, unitevi a noi e siate protagonisti della rinascita. Le soluzioni ci sono. L'onestà intellettuale e le giuste competenze pure. Insieme possiamo farcela!"