Erano i primi di novembre, anzi gli ultimi di ottobre quando una volta ultimati i lavori, ai residenti della zona era stato comunicato tra le righe che una volta collocata la segnaletica orizzontale e verticale, a breve, al massimo ai primi del mese di novembre lo svincolo sarebbe stato aperto al transito. Di mesi ne sono già trascorsi tre e i residenti, che numerosi hanno segnalato la questione al nostro Tg, continuano ad accedere alla contrada ancora dal sottopassaggio della statale 115. Da quelle parti insomma ultimati i lavori, finito lo svincolo, non è cambiato niente. “Si aspetta evidentemente, la manna dal cielo, incalzano alcuni telespettatori alla nostra redazione”.
Per la realizzazione dei lavori ci è voluta la caparbietà e la pazienza di un privato, Paolo Toto e della sua Ego srl, che dopo un lungo iter burocratico è riuscito a siglare con il comune un accordo per la realizzazione dello svincolo che consente l'accesso alla contrada Bordea direttamente dalla statale 115, come era prima della realizzazione delle bretelle laterali. Per farlo sono stati utilizzati gli oneri di urbanizzazione che avrebbe dovuto versare nella casse comunali per il cambio di destinazione di un immobile sito nella zona. Costo complessivo dell'investimento: 207 mila euro. La durata dei lavori previsti, di fatto rispettata, è stata di sei mesi; lavori realizzati dalla Domus Costruzioni srl. Ora ultimata la corsia di decelerazione, le opere annesse, collocata la segnaletica, i residenti e i titolari delle attività commerciali della zona attendono che venga definitivamente rimossa la griglia posta a chiusura dello svincolo. E che questo dopo mesi e mesi, era maggio 2017 quando sono iniziati i lavori, finalmente venga restituito alla comunità che abita e lavora nella zona. “Insomma prima che arrivi di nuovo maggio, concludono al nostro Tg, è giusto il caso che la burocrazia o chi per lei, acceleri”