Argomento di discussione: ancora una volta i problemi legati al piano Aro. Un vero e proprio chiodo fisso per il gruppo politico, che non si spiega perché, malgrado le reiterate richieste, l'amministrazione si ostini a non volere ascoltare le proprie proposte per far funzionare meglio il servizio in questione. Quelli di Mizzica non vogliono più parlare nemmeno con l'assessore Paolo Mandracchia, ma col sindaco in persona. Ma l'accusa all'amministrazione Valenti è pesante: “Opera in continuità con la giunta Di Paola”, dice Termine. A replicare a Mizzica oggi sono i gruppi consiliari di maggioranza, sorpresi perché l'attacco a Mandracchia proviene da chi fino a qualche mese fa, ne apprezzava l'azione politica. Quello dei rifiuti – dicono i partiti che sostengono l'amministrazione Valenti - è un tema che in questi primi mesi ha avuto i contorni dell'emergenza sociale, a causa di ritardi di cui non si può dare la responsabilità a questa giunta. Gruppi di maggioranza che poi contestano la critica secondo cui l'attuale amministrazione opererebbe in continuità politica con la precedente, soprattutto perché tale contestazione proviene da un soggetto che dovrebbe saper distinguere il piano della battaglia politica da quello dell'azione amministrativa. “È noto a tutti – si legge nella nota - che il centro-sinistra avesse, sul tema della gestione dei rifiuti, un'idea profondamente diversa da quella portata avanti dall'amministrazione precedente, contestando apertamente il modello di una gestione privata tout-court, senza alcuna incidenza reale per il pubblico, specie in tema di controllo. Alla fine però – osserva oggi la maggioranza - i numeri ci hanno dato torto e il piano Aro, così come pensato dalla precedente compagine di governo, è stato stipulato ed oggi esiste un contratto che va onorato così come prevede la legge, sulla base del principio della continuità amministrativa, che va rispettato a prescindere dai convincimenti politici che ognuno di noi può avere. Oggi – ribadiscono Pd, Uniti per Sciacca, Sciacca Democratica e Sicilia Futura - esiste un piano ARO e, per quanto ciascuno di noi, non lo condivida politicamente, va reso operativo e testato nel concreto; ma da qui ad affermare che Paolo Mandracchia operi in continuità politica con il passato ce ne vuole”. È chiaro che, ove dovessero esserci i margini per poterlo modificare o provare ad innovare, introducendo elementi migliorativi, nessuno si sottrarrà al confronto ed alla discussione. “Perché, a differenza di altri – spiegano quelli della maggioranza - noi non riteniamo di avere la verità in tasca; ma al tempo stesso non si possono trarre conclusioni ed avere certezze assolute rispetto ad un piano che ancora nemmeno è entrato in funzione e di cui non si possiede nemmeno lo straccio di un dato empirico.Per il centro-sinistra sarebbe saggio attendere che esso entri nella sua fase operativa prima di dire cosa funziona e cosa va cambiato. Per la maggioranza, comunque, la richiesta di un confronto avanzata da Termine va presa in considerazione, anche se il suo videomessaggio di ieri viene definito un attacco gratuito che nulla ha a che fare con lo spirito collaborativo da lui dichiarato.