con la possibilità di attivare l’intervento straordinario della Protezione civile per la salvaguardia del patrimonio zootecnico in modo da far fronte alla mancanza di foraggio e acqua. È questa una delle novità emerse nel corso della prima riunione operativa dell’unità di crisi, istituita dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. La task force, presieduta dall’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, si è riunita ieri pomeriggio con le rappresentanze di Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Legacoop. Invitati anche i rappresentanti dei movimenti spontanei degli agricoltori che da settimane protestano, ma come nel caso dei produttori del Belice, in tanti hanno disertato l’incontro, definito “proficuo e operativo” dall'assessore Sammartino che ha illustrato le misure che il governo intende mettere in campo e per le quali in Conferenza Stato-Regioni è stata avanzata la richiesta di regionalizzare le risorse e la gestione del rischio climatico. Le maggiori criticità evidenziate dai partecipanti al tavolo riguardano i bassi prezzi dei prodotti agricoli (rimasti costanti nonostante l’inflazione), l’aumento dei costi di produzione (gasolio agricolo, mangimi e concimi), l’iniqua distribuzione del valore lungo la filiera alimentare e i vincoli complessi della normativa europea sull’agricoltura che, attraversata dagli obiettivi della neutralità climatica, ha sacrificato la sicurezza alimentare e il reddito degli agricoltori. Desta non poche preoccupazioni, inoltre, la situazione climatica dell’Isola, tra le poche regioni d’Europa in zona rossa per carenza di risorse idriche, aggredita dalla siccità con ripercussioni su qualità e quantità del fieno, il cui prezzo lievita e diventa insostenibile.
L’assessore Sammartino ha fatto il punto su alcune misure pronte a essere messe in campo: completamento dei pagamenti agli agricoltori dei contributi per caro-energia e per il latte a seguito del rialzo dei costi di produzione provocati dal conflitto Russia-Ucraina, il pagamento dell’indennità compensativa per le aree montane e per quelle svantaggiate. Via libera anche al pagamento dell’indennità Natura 2000 e ai saldi dell’agricoltura biologica 2023.