del compostaggio e del conferimento da post trattamento, un bando per portare all'estero almeno la metà dei rifiuti siciliani attualmente smaltiti in discarica e una riforma del settore. Questo il piano rifiuti presentato all'assemblea regionale siciliana dal governatore Nello Musumeci per superare l'emergenza a medio e lungo termine. Per quanto riguarda le piattaforme e il bando per far espatriare i rifiuti, il Presidente si augura di completare l'iter entro febbraio, mentre per il piano di riforma del settore l'auspicio è quello di portarlo in Aula entro maggio. L'obiettivo è quello di superare in qualche modo l'emergenza che vedrà, entro settembre, tutte le discariche siciliane giungere alla massima capienza.
“Entro maggio, dichiara il presidente, vogliamo riportare il numero degli ambiti territoriali a 9, uno per provincia, liquidare le vecchie società d’ambito, attivare misure di fiscalità agevolata per quei comuni e per quelle imprese che investono nel riciclo e penalità, invece, per chi non raggiunge almeno il 50% della differenziata”. L'intendimento del governatore è quello di approvare entro un anno il nuovo piano di gestione ed i piani d’ambito e, poi, avviare il lavoro delle dieci piattaforme previste.
Il governo regionale, sul tema rifiuti, intende responsabilizzare i Liberi Consorzi facendo in modo che il ciclo dei rifiuti si apra e si chiuda all'interno della stessa provincia, evitando, quindi, di far viaggiare gli autocompattatori verso discariche lontane, con aggravio dei costi e maggiore usura per i mezzi. Alcune province avranno due ambiti, altre uno soltanto, a seconda delle necessità del singolo territorio e della grandezza geografica dello stesso.
Via libera, poi, del governatore a nuovi impianti di compostaggio, mentre i termovalorizzatori, in questa fase, verranno messi da parte, almeno fino a quando le percentuali di raccolta differenziata non saranno soddisfacenti. Spetta anche agli utenti fare la propria parte con senso civico e di responsabilità, portando avanti la raccolta differenziata e seguendone tutte le regole.
Sul fronte rifiuti, dunque, potrebbe attenderci una estate piuttosto calda nonostante a Sciacca e nel territorio limitrofo, una volta gestiti da Sogeir Ato A1, dal punto di vista degli impianti si sia nel tempo fatto tanto con la presenza di una discarica, di un impianto di compostaggio, di diverse isole ecologiche e centri comunali di raccolta, fino agli impianti privati di trattamento dei rifiuti. Il Commissario Salvatore Gueli attende il via libera da parte della Regione alla costruzione di una nuova vasca che potrebbe far superare il problema, ma arrivati a questo punto, giungerà mai questa autorizzazione?