lo storico edificio del quartiere di San Michele dove la scuola, gestita dalle suore, venne istituita oltre settant'anni fa. In pratica l'Istituto delle Figlie della Misericordia e della Croce non ha più suore a disposizione per gestire la scuola. Ne sono rimaste soltanto due, un numero insufficiente per continuare a mantenere in vita l'istituzione scolastica. La decisione, assunta a livello provinciale dalla madre generale dell'istituto, è legata pertanto alla carenza di vocazioni ed è già stata comunicata ai genitori dei bambini che frequentano la scuola. Ed è una notizia che, come era prevedibile, ha suscitato amarezza e delusione tra le famiglie, molte delle quali, se avessero saputo prima che quello iniziato a settembre sarebbe stato l'ultimo anno, avrebbero probabilmente scelto di iscrivere i propri figli in altre scuole. Insomma, una decisione che sta creando un certo malcontento. Ieri la madre superiora dell'istituto ha incontrato il sindaco di Sciacca Francesca Valenti alla quale ha esposto le ragioni della chiusura: da un lato l'indisponibilità di suore, dall'altro un problema anche di natura economica visto che, ancorchè si tratti di scuola privata e dunque a pagamento per gli alunni, è diventato difficile provvedere al mantenimento del personale scolastico esterno che presta la propria opera all'interno dell'istituto. Il sindaco Valenti, dal canto suo, ha parlato di una gravissima perdita per la città, se davvero la scuola dovesse chiudere i battenti, ricordando come la Badia Grande rappresenti una sorta di istituzione e presenza simbolo per la città, con i suoi oltre 70 anni di storia e ha invitato la madre superiora a lasciare in piedi qualche margine di speranza affinchè la Badia Grande possa continuare a rappresentare un punto di riferimento per la città. Stando così le cose, però, è assai improbabile che la situazione possa cambiare.