sfociata nella protesta degli agricoltori che ormai va avanti da settimane, incassa il pieno sostegno del comune di Menfi che ieri, durante una seduta straordinaria ed urgente del consiglio comunale, ha approvato un ordine del giorno a sostegno dell'agricoltura e della zootecnia. Un ordine del giorno in cui si fa riferimento ad una crisi senza precedenti, le cui cause sono da ricercare nella difficoltà sempre più crscente di collocare i prodotti sul mercato, nel caro gasolio e nel sensibile aumento dei costi di produzione e conseguente assottigliamento degli utili, in una politica comunitaria che presta poca attenzione alla funzione primaria dell'agricoltura non garantendo adeguato reddito ad agrcoltori ed allevatori, ed ancora, obblighi sempre più stringenti per avere accesso ai pagamenti di base messi a disposizione dall'Unione Europea, una burocrazia sempre più soffocante per le imprese, oltre ai problemi, riferiti in questo caso al comprensorio, determinati da altre situazioni congiunturali quali i danni causati dalla peronospora e dalle ondate di calore, e la problematica dell'utilizzo dell'acqua del lago Arancio sebbene sia stata temporaneamente superata. Per tutte queste ragioni, amministrazone e consiglio comunale di Menfi ritengono che i governi regionale e nazionale non possono più continuare a rinviare la soluzione delle problematiche agricole e zootecniche attraverso misure tampone o misure assistenziali, in quanto servono scelte politiche capaci di risolvere i problemi alla radice. Con l'ordine del giorno, si intendono sensibilizzare dunque i governi centrali a fronteggiare la crisi attraverso una serie di misure: tutela dei prezzi e politiche efficaci di promozione e valorizzazione delle produzioni di qualità; maggiori controli sulle importazioni di cibi extracomuniari, incentivazione del consumo dei prodotti a chilometro zero, misure di mitigazione del costo del carburante, revisione del piano strategico della Pac, semplificazione della burocrazia, soluzioni immediate per garantire il servizio irriguo ai fondi agricoli e per dare certezze agli agricoltori sulla disponibilità d'acqua per l'irrigazione e la richiesta della dichiarazione dello stato di calamità naturale per il perdurare della situazione di siccità.