piuttosto che la reale volontà di affrontare e risolvere il problema del randagismo. Così gli esponenti di Mizzica che oggi pomeriggio hanno tenuto una conferenza stampa nella sede di corso Fazello, nel quartiere di San Michele , per illustrare quello che hanno definito un dossier sulla problematica, che parte dall'analisi delle cause che hanno generato in città il proliferare dei cani randagi e dei costi per arrivare a proporre le soluzioni.
Dunque, per Mizzica l'idea lanciata nelle scorse settimane dall'amministrazione comunale, ossia quella di realizzare un canile su area di proprietà del Comune di Sciacca, per come è stata prospettata affronta in maniera superficiale la problematica e non tiene conto, peraltro, delle proporzioni di costante crescita che il numero di cani vaganti ha assunto negli ultimi anni.
A nostro avviso, ha dichiarato Agnese Sinagra, occorre affrontare la questione complessiva, partendo dalla necessità di dotare la città di Sciacca non di un canile dove “depositare i cani”, ma di un rifugio comunale gestito da associazioni animaliste no-profit, una struttura dinamica e ricca di servizi dove oltre alla sterilizzazione e microchippatura, si lavori ad campagna affidi e ad iniziative di sensibilizzazione ed educazione al rispetto degli animali che siano costanti nel tempo.
Proposte che Mizzica sottopone ancora una volta al confronto con l'amministrazione comunale, nonostante le recenti polemiche sempre con l'assessore Mandracchia sul fronte dei rifiuti. I nostri sono sempre interventi propositivi, ha precisato Agnese Sinagra.