dei produttori della Valle del Belice continua. Il portavoce Gaspare La Marca ha fatto sapere oggi di avere chiesto al commissariato di pubblica sicurezza l'autorizzazione a potere andare avanti. È in programma per sabato mattina 24 febbraio un'assemblea dei manifestanti a cui agricoltori, allevatori ma anche la stessa marineria, che nei giorni scorsi ha sostenuto la battaglia in atto degli agricoltori, hanno invitato tutti i deputati regionali, nazionali ed europei di riferimento del territorio. Non solo loro: nell'invito, inviato via pec, il Movimento è tornato ad invitare il presidente della Regione Renato Schifani, l'assessore regionale all'Agricoltura Luca Sammartino e naturalmente tutti i sindaci del Belice. Invito esteso ad istituzioni, organizzazioni sociali e a tutti i cittadini. Obiettivo dell'assemblea: le tematiche che hanno indotto il comparto agricolo, zootecnico e del mondo della pesca a costituirsi in “presidio permanente”.
Movimento spontaneo dei produttori agricoli del Belice che dopo essersi rivolto al presidente della Repubblica in persona continua ad invocare riflettori accesi sulla propria battaglia. Il portavoce Gaspare La Marca sta facendo anche di più, visto che ogni giorno incontra anche gli studenti del territorio per un'azione di sensibilizzazione e di informazione sulla piattaforma rivendicativa di un comparto che denuncia di lavorare in perdita, falcidiato da misure ritenute vessatorie da parte dell'Unione europea, con una realtà internazionale che vede allevatori e agricoltori italiani subire la concorrenza sleale di produzioni di altri paesi non comunitari che, dunque, non sono tenuti a rispettare i regolamenti di Bruxelles.
Continuano intanto le manifestazioni di protesta. Queste immagini si riferiscono agli oltre centocinquanta trattori arrivati da vari centri della provincia di Trapani e che hanno sfilato per le principali vie di Marsala. A organizzare la protesta, proclamando lo “stato di agitazione” degli agricoltori della provincia “per sollecitare interventi concreti ai governi nazionale e regionale”, sono state le segreterie provinciali di Confsal, Copagri, Feder.Agri, Fna, Confagricoltura e Liberi Agricoltori. A loro si sono uniti i contadini dell’associazione “I Guardiani del territorio” di Marsala.
Obiettivo della mobilitazione, spiegano i promotori, è quello di sollecitare ai governi nazionale e regionale “quattro provvedimenti urgenti da cui dipende la sopravvivenza di gran parte delle aziende agricole: ristoro immediato per i danni subiti nella precedente e attuale campagna agraria, come alluvioni e prolungate periodi di siccità e calura; la liquidazione immediata di tutte le misure agroambientali; pagamento degli aiuti temporanei per il caro energia; attivazione dei crediti d’imposta per l’acquisto di tutti i mezzi produzione".
Le organizzazioni di categoria che hanno indetto la manifestazione di protesta hanno reso noto che domani, a Roma, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida incontrerà Cipriano Sciacca, segretario regionale della Confsal e componente della segreteria nazionale di Feder.Agri. “Questo – dice Sciacca - è solo l’inizio di una vertenza che potrebbe estendersi a tempo indeterminato e coinvolgere le altre provincie siciliane". Le aziende agricole chiedono, inoltre, la possibilità a reinvestire gli “utili” nell’azienda, “con il duplice scopo di migliorare il ciclo produttivo e rimanere competitive sui mercati dopo i danni causati dalla pandemia prima e dagli scenari di guerra dopo che hanno fatto raddoppiare, se non triplicare, i costi di produzione”.