ammodernare la rete idrica della provincia di Agrigento potrebbero essere andati persi a causa di ritardi nei vari passaggi burocratici o per via del fatto che le gare d'appalto non sono state avviate nei tempi prestabiliti. Un danno che, dunque, potrebbe essere enorme proprio in un periodo storico di cambiamenti climatici e di siccità dove ogni singola goccia d'acqua che viene sprecata a causa degli impianti vetusti rappresenta uno spreco.
A tal riguardo, nei giorni scorsi, presso la sede di AICA, si è tenuto un vertice tra le varie componenti per capire lo stato dell'arte e per valutare come poter recuperare queste somme e progetti ad oggi rimasti al palo. Insomma si proverà ad ottenere la riprogrammazione di questi interventi trovando altre misure di finanziamento o puntando sull'assist del Ministero che potrebbe rivalersi sui fondi del PNRR.
Sono sfumate le certezze per aggrapparsi alle speranze. Nel dettaglio, si trattava di un pacchetto complessivo di 40 milioni di euro di progetti. Di questi 40 milioni, ne sono arrivati a compimento appena 10 per il rifacimento delle reti idriche cittadine nei comuni di Porto Empedocle, Racalmuto e Villafranca Sicula. Per il resto si dovrà attendere e sperare. Sono molteplici i progetti che, al momento, sono rimasti fuori. Tra questi, le nuove reti idriche ad Agrigento, Ravanusa e Palma di Montechiaro nonché la sostituzione e l'installazione di nuovi contatori idrici in buona parte della provincia di Agrigento.
Tutto da rifare nel senso che, come detto, l'auspicio è quello di individuare nuove linee di intervento economico. Nell'attesa il tempo passa e il danno, in questo momento, è stato fatto.