quello che ha caratterizzato la seduta consiliare di ieri sera a Sciacca. Ancora una volta i lavori si sono aperti con un dibattito sulla vertenza termale, in vista della manifestazione promossa dal Comitato civico per il prossimo 6 marzo, nel nono anniversario dalla chiusura degli impianti. Tutti i consiglieri hanno espresso la propria condivisione dell'iniziativa civica, garantendo la propria presenza ma invocando al tempo stesso un superiore interesse da parte della classe parlamentare regionale eletta in provincia di Agrigento. Superiore interesse che dovrebbe rappresentarsi, quanto meno, con una riunione alla presenza di tutti gli otto deputati di Sala d'Ercole. In tal senso è stata auspicata una iniziativa di coordinamento da parte dell'amministrazione comunale. Tutto questo posto che la questione liquidatoria della Spa è in dirittura d'arrivo, ancorché questa non limiti alcuno dei percorsi immaginati, da Cassa depositi e prestiti in poi. Tutti d'accordo sul fatto che dal governo le notizie o arrivano col contagocce o non arrivano per niente.
È stato sul piano Aro che in aula ieri sera si è generato uno scontro tra coalizione di governo e gruppi di opposizione. Questione di cui il nostro Telegiornale si è già occupato ieri. I consiglieri di Fratelli d'Italia Calogero Bono e Gaetano Cognata hanno chiesto le dimissioni dell'assessore ai Rifiuti Salvino Patti, accusato in estrema sostanza di non avere saputo gestire il problema del nuovo contratto per un servizio di fondamentale importanza. Il contratto in vigore, varato a suo tempo dall'amministrazione Di Paola, in un clima in cui l'allora gruppo politico di Mizzica pretese una trasparenza che ora che è al governo non ha concesso - questa l'accusa dell'opposizione - scade il prossimo mese di maggio.
L'amministrazione si era affidata al consorzio Conai per una nuova progettazione. Ma i tempi si sono dilatati oltremisura. E quando ha capito che il Conai non avrebbe fatto in tempo, la giunta ha dovuto correre ai ripari. Da qui l'idea di garantire la continuità del servizio in scadenza attraverso un contratto-ponte, o gara-ponte che dir si voglia. La stessa terminologia è stata oggetto di polemiche e di richieste di approfondimento al segretario generale Manlio Paglino. "Ma che il contratto sarebbe scaduto a maggio non era una sorpresa, lo sapevamo tutti, la verità è che l'amministrazione si è incartata", hanno evidenziato Gaetano Cognata ma anche altri consiglieri dai banchi dell'opposizione. Fabio Leonte ha difeso l'amministrazione: "Piano Aro in scadenza tutt'altro che adeguato, fu l'amministrazione Valenti a migliorarlo con le varianti", hanno detto sia l'assessore al Bilancio che lo stesso assessore ai Rifiuti Salvino Patti. Ci sono stati alcuni momenti di nervosismo, che hanno costretto il presidente Ignazio Messina a sospendere i lavori per qualche minuto.
Si è infine parlato del Carnevale, con la mozione di indirizzo dell'Opposizione, primo firmatario Filippo Bellanca, atta ad istituire, entro due mesi, la Fondazione partecipata per la gestione organizzativa e finanziaria. Ma su richiesta di Fabio Termine il contenuto della mozione è stato modificato, con l'indirizzo all'amministrazione di valutare l'ipotesi, e di pronunciarsi sempre nell'arco dei prossimi sessanta giorni. Rinviata a quando sarà presente in aula il dirigente lavori pubblici la trattazione delle comunicazioni sullo stato delle opere pubbliche per le quali il centrodestra aveva presentato emendamenti approvati all'interno dell'ultimo Bilancio, dalla colonna votiva alla via del Pellegrinaggio. È stata infine respinta la richiesta di prelievo dall'ordine del giorno, avanzata dai consiglieri Campione e Curreri, del punto riguardante il regolamento per i matrimoni civili, approvato un anno fa in commissione. Ma a sorpresa, il consigliere della Democrazia cristiana Luca La Barbera ha votato con i consiglieri della coalizione Termine.