soluzioni e non più prese in giro su un iter intrapreso dalla Regione per la valorizzazione delle Terme”. Così oggi il capogruppo all'Ars del Partito Democratico, Michele Catanzaro, dice la sua nell'annunciare il proprio sostegno alla manifestazione del 6 marzo prossimo, organizzata dal comitato civico per chiedere la riapertura delle Terme di Sciacca, chiuse dal 2015.
Per Michele Ctanzaro, ogni tipo di ragionamento sul futuro delle Terme deve partire da una considerazione netta e chiara, dalla considerazione cioè che negli ultimi anni nell’agenda politica dei due governi regionali e delle forze politiche di Centrodestra, il rilancio del patrimonio termale di Sciacca, così come quello di Acireale, non è stata una priorità. Non c'è stata mai chiarezza, dice il capogruppo del Pd all'Ars, e anche le associazioni che oggi stanno facendo un prezioso lavoro si sono rese conto che a Palermo si va avanti con azioni improvvisate e mai dettate da adeguata programmazione. “Da sempre cerchiamo di sollecitare con forza la Regione ad occuparsi del rilancio delle Terme – continua Catanzaro - abbiamo organizzato e partecipato a riunioni ed incontri, ma ogni buona intenzione e rispetto istituzionale è naufragato di fronte all'immobilismo del Governo regionale. Nel 2021, fricorda il parlamentare regionale saccense, insieme all’amministrazione comunale di Sciacca con una scelta forte e coraggiosa abbiamo raggiunto a piedi la sede del Governo regionale dopo quattro giorni di cammino e di incontri con i sindaci e le comunità dei centri attraversati. Momenti di passione e di solidarietà che hanno toccato le coscienze. Spero che la manifestazione del 6 marzo – conclude Catanzaro - conseguenza di quel momento di passione civile, veda la presenza dell'intera città, delle associazioni, dei comitati, dei sindacati, occorre maggiore forza da parte di una città che pretende risposte chiare e noi il 6 marzo saremo ancora una volta in prima linea per chiedere chiarezza”.