“Riconoscimento e valorizzazione della figura del caregiver familiare". Relatore in aula del ddl l’on. Giuseppe Laccoto, presidente della VI Commissione Salute: “Si tratta di una norma di grande valore sociale che segue quella sullo psicologo delle cure primarie, ambedue esitate con voto unanime dalla VI Commissione Salute dopo ampio dibattito ed approfondimenti, commenta Laccoto. Finalmente si giunge al riconoscimento giuridico di coloro che assistono gratuitamente, volontariamente e quotidianamente un parente non autosufficiente: oltre la metà dei casi riguarda l’assistenza di un genitore, circa il 16% riguarda invece un compagno o una compagna. Le attività di assistenza comprendono il supporto affettivo e morale, la gestione della routine quotidiana del paziente, l’organizzazione di visite e terapie e il disbrigo della burocrazia medica, come le pratiche di invalidità e accompagnamento. Sono lieto dell’approvazione della legge che manda un messaggio chiaro di solidarietà autentica e concreta, come istituzione che ha il dovere di accompagnare, promuovere e sostenere chi aiuta”. «Con il riconoscimento della figura del “caregiver familiare” abbiamo colmato un vuoto legislativo, tutelando e disciplinando un'attività meritoria, sempre più diffusa ed essenziale per l'assistenza di chi non è autosufficiente a causa di disabilità e gravi malattie». Questo invece il commento di Giusi Savarino, deputata regionale di Fratelli d'Italia, la quale aggiunge: «Ci siamo battuti per questa norma fin dall'esame in VI Commissione, consapevoli che si aggiunge ad altre misure importanti come, ad esempio, quelle relative all'assistenza domiciliare integrata e agli assegni di cura. Finalmente il “Caregiver familiare” sarà a pieno titolo un componente della rete di assistenza alla persona e una risorsa riconosciuta e valorizzata del sistema integrato dei servizi sociali e socio-sanitari».