che ieri pomeriggio ha presieduto un tavolo tecnico e delineato il percorso che intende portare avanti per il rilancio delle Terme di Sciacca e di Acireale. Obiettivo da raggiungere entro la fine della legislatura (2027) e questo lo aveva già annunciato la scorsa settimana in occasione di una visita alla Valle dei Templi di Agrigento. Ieri sera, invece, a conclusione della riunione con l’assessore all’economia Falcone, i dirigenti regionali e il commissario liquidatore della Terme di Sciacca Turriciano, ha dichiarato di avere avviato le procedure per la riapertura delle due principali stazioni termali siciliane. Nel frattempo, giusto oggi, possiamo dire che sono passi 9 anni dalla chiusura delle strutture saccensi. Dovremo procedere - ha dichiarato il presidente Schifani – innanzitutto ad una ricognizione veloce della situazione in cui versano le Terme di Sciacca e Acireale per avere un quadro preciso degli investimenti necessari per gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione dei due impianti. Poi, ha aggiunto, individueremo le risorse (ha citato come esempio il Fondo per lo sviluppo e la coesione) e infine attraverso un bando individuare i partner privati in grado di assicurare un piano industriale che generi un impatto economico e sociale positivo non solo nei territori in cui ricadono gli stabilimenti, ma in tutta la Sicilia. Una prima stima, ha aggiunto il governatore Schifani, verrà eseguita con la massima tempestività dal Dipartimento regionale tecnico, mentre entro maggio si dovrebbe concludere la fase di liquidazione delle due società, grazie allo stanziamento di oltre 4 milioni di euro previsto dalla legge regionale del 21 novembre scorso, che consente di estinguere i debiti erariali e passare così alla chiusura definitiva delle s.p.a. Infine ha dichiarato che si deciderà, in quella fase, se i privati dovranno essere coinvolti già dall'inizio nel recupero delle strutture o solo in un secondo momento, per la gestione e il rilancio dei due siti termali.
Dopo mesi e mesi di silenzio (considerato che l’ultimo confronto sulle terme era avvenuto nel giugno dello scorso anno e con l’assessore Falcone) è sicuramente importante che il presidente della Regione abbia ritenuto di dover porre il rilancio delle Terme di Sciacca e di Acireale al centro dell’agenda politica del suo governo. Certamente è auspicabile che in un confronto diretto con le comunità interessate, soprattutto dopo la manifestazione di oggi a Sciacca, il presidente Schifani entri nel merito di quanto prospettato, soprattutto per gli aspetti economici, considerato peraltro che proprio il mese scorso è stato approvato dalla giunta regionale il piano di ripartizione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 previste per la Sicilia. Se è questo che la Regione intende fare, ossia investire direttamente sulla riqualificazione delle terme per poi affidarle in gestione a privati, è necessario mettere sul tavolo le risorse. Speriamo sia la volta buona.