A due mesi dalla nomina del nuovo manager dell'Asp di Agrigento Giuseppe Capodieci, che al momento opera ancora come tutti gli altri suoi colleghi con la carica di commissario straordinario, si attendono i suoi primi provvedimenti riguardanti la situazione in cui versa il "Giovanni Paolo II". Le carenze di personale medico continuano a rappresentare un'emergenza, e la situazione di reparti chiave, compreso la stessa area di emergenza, non è certamente tranquillizzante. Non c'è nuovo strumento diagnostico inaugurato che tenga se poi non ci sono gli operatori per poterli fare funzionare.
Intanto al Giornale di Sicilia il presidente della Regione Renato Schifani ha annunciato entro l'estate la gara d'appalto da 1,8 miliardi di euro per disporre interventi sul nuovo polo pediatrico di Palermo e la costruzione di cinque nuovi ospedali, tra il capoluogo, Gela e Siracusa. Più strutture e più medici, è stato l'impegno del governatore. Sarà pure così, ma dalle nostre parti il Dea di primo livello continua ad essere un miraggio. Il comitato civico per la Sanità di Sciacca, dopo la giusta attesa che il nuovo manager prendesse possesso del suo ufficio, è pronto a sollecitare un incontro. In questa direzione non sono mai state interrotte le pressioni sul sindaco Fabio Termine per coinvolgere gli altri primi cittadini e chiedere a Capodieci un tavolo di confronto per capire quali siano le prospettive.
Che la situazione sia difficile lo sappiamo tutti. La svolta richiesta è quella dell'espletamento dei concorsi, e il superamento di alcune criticità, anche attraverso provvedimenti sacrosanti, come il riconoscimento a quei medici che fungono da responsabili di reparti senza primario delle mansioni superiori. La buona notizia giunge dall'Oncologia, dove il dottore Santangelo, dopo avere deciso di trasferirsi all'ospedale di Castelvetrano, presso cui aveva presentato istanza, ha deciso di rimanere. A coadiuvarlo ogni giorno un medico proveniente dall'ospedale di Agrigento. Ma, per citare il comitato Sanità, continuano ad esserci reparti senza primari e primari senza reparto. C'è una situazione difficilissima a Sciacca, purtroppo non è cambiato niente nelle ultime settimane. Gli utenti continuano a far notare le difficoltà in cui gli operatori lavorano. Il caso dell'Ortopedia, dopo il trasferimento del primario Tulumello ad Agrigento (provvedimento però bocciato dalla Regione) non è ancora stato risolto. Ed è, questa, solo una delle questioni tuttora aperte.