Lo dice al nostro telegiornale Carmela Bacino, presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Sciacca. Si riferisce alla 'legge voto' approvata ieri all'Ars che amplia il comprensorio giudiziario di Sciacca con altri quattro comuni, tutti della provincia di Palermo: Bisacquino, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina e Giuliana. Provvedimento che è un tassello importante nel lavoro svolto dall'avvocatura. Un provvedimento che da solo non può cambiare le cose, ma che rappresenta comunque una sorta di indirizzo al governo nazionale. Che dovrà eventualmente recepirlo e farlo proprio, all'interno di un eventuale riassetto della geografia giudiziaria. La norma presentata a Sala d'Ercole dalla commissione parlamentare Affari istituzionali. Primo firmatario della proposta: il capogruppo del Pd Michele Catanzaro.
Sul tema interviene anche Margherita La Rocca Ruvolo, rivelando che il suo partito, Forza Italia, aveva chiesto, sempre all'interno della legge voto, di far tornare i comuni trapanesi che da anni erano finiti nel comprensorio giudiziario di Sciacca, sotto la giurisdizione del tribunale di Marsala. "Ringrazio il mio capogruppo Pellegrino per avere ritirato questo emendamento", dice la sindaca di Montevago.
I consigli comunali dei comuni per i quali è stata approvata la legge voto da tempo hanno manifestato la loro disponibilità a transitare sotto la giurisdizione del tribunale di Sciacca con appositi documenti varati dai rispettivi consigli comunali.
E intanto per il gruppo politico di Mizzica la notizia dell’emendamento Catanzaro approvato ieri è un importante passo verso il rafforzamento del tribunale di Sciacca, presidio di legalità che negli anni passati ha rischiato un forte ridimensionamento. Gruppo politico che si dice molto fiducioso affinché il percorso intrapreso possa essere confermato anche dal governo nazionale.