È quanto viene fuori dalla sentenza odierna del Tar di Palermo, che ha accolto il ricorso avanzato da alcuni dei candidati della lista "Siamo Sambuca", che alle ultime elezioni amministrative aveva sostenuto la corsa alla carica di sindaco di Sario Arbisi. Al culmine di una serie di verifiche delle schede votate nella sezione numero 2, è stato sancito che la predetta lista ha ottenuto più voti di quanto gliene erano stati originariamente assegnati nelle operazioni di scrutinio. La conseguenza è la revisione degli attuali equilibri in seno al consiglio comunale, dove la lista numero 1 denominata “Sambuca prima di tutto” scende da 8 a 4 consiglieri comunali, mentre la lista avversaria passa da 4 a 8. Con le correzioni ammesse dal Tar, la lista che ha sostenuto Cacioppo (poi eletto) scende dalle originarie 1886 preferenze a 1842, mentre la lista che ha sostenuto Arbisi sale a 1847, dato che per un solo voto gli permette di superare il quorum del 50% + uno per avere diritto alla maggioranza dei seggi in consiglio.
Si apre adesso una sorta di "porta girevole" in consiglio, tra chi entra e chi esce. La sentenza permette di accedere a Gianfranco Bonsignore, Margherita Maggio, Giorgio Gulotta e Cristina Coniglio; avrebbero perso il seggio, di contro, i consiglieri Casà, Guzzardo, Pumilia e Montalbano.