ed invece sono stata lasciata sola". Sono le parole forti della dottoressa Elina Salomone, la psicologa che per tanti anni, affiancata da volontarie e psicologhe dell'associazione "La Fenice", ha coordinato le attività dell'omonimo sportello antiviolenza nato all'interno del palazzo di giustizia di Sciacca su impulso dell'allora procuratore capo Vincenzo Pantaleo. Funzionante fino agli anni prima del covid e poi operativo solo telefonicamente nel primo periodo della pandemia, lo sportello antiviolenza "La Fenice" è chiuso ormai da qualche anno. Una sconfitta per il territorio, la chiusura di uno sportello così importante, pensato e realizzato per garantire ascolto e sostegno, nella lotta alle fragilità sociali e ai problemi di maltrattamento e di sopraffazione, che spesso vedono vittime le donne e i minori. Nel frattempo, di sportelli antiviolenza in città ne sono nati altri. Uno di questi opera all'interno della parrocchia Beata Maria Vergine di Loreto di contrada Perriera, è guidato dalla psicologa Federica Scaturro e rientra nella convenzione stipulata con l'associazione di volontariato CO.TU.LEVI – Contro tutte le Violenze, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Sciacca e l’arcidiocesi di Agrigento. Ma è chiaro che più sportelli ci sono, più aiuti si possono dare alle vittime di violenza. E l'auspicio della dottoressa Salomone è che lo sportello antiviolenza "La Fenice" all'interno del palazzo di giustizia di Sciacca possa tornare presto a funzionare.