in un ospedale di Palermo per i sintomi di una meningite. Il ragazzo era stato in viaggio d’istruzione con la sua classe in Toscana. Poi il ritorno a casa e i primi sintomi che hanno portato all’individuazione della diagnosi. È stato adesso trasferito nel reparto di Malattie Infettive grazie ad un miglioramento delle sue condizioni. Il ceppo di meningococco che lo ha colpito sarebbe stato già individuato. L’Asp di Agrigento, come da prassi, ha disposto una profilassi antibiotica per i cosiddetti contatti stretti. Il Servizio di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale si è attivato tempestivamente per rintracciare i contatti stretti per i quali è prevista la terapia antibiotica e vaccinale. La meningite meningococcica è una malattia batterica e può essere contagiosa. La trasmissione avviene con l’emissione di goccioline di saliva, pertanto, sono a rischio di contagio le persone che hanno avuto un contatto stretto e prolungato con l’ammalato nei 7 giorni precedenti la malattia. Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni. Si consiglia comunque, si legge ancora nella nota dell'Asp, nelle settimane successive all’ultimo contatto con il malato, di porre attenzione alla comparsa di febbre con intenso malessere, mal di testa, rigidità nucale, nausea, vomito, e piccole macchie rosse della pelle. In caso di comparsa di sintomi dopo un contatto con un ammalato, è necessario rivolgersi al proprio medico di medicina generale.