di ricorrere ad una gara-ponte solo per un anno, rimandando al 2025 il nuovo appalto: il tema della gestione dei rifiuti è tornato a caratterizzare la seduta consiliare di ieri sera a Sciacca. Dentro la sala Falcone-Borsellino è andato in scena l'ennesimo confronto-scontro tra i due opposti schieramenti politici, questa volta su una questione oggettivamente molto delicata. La discussione si è sostanzialmente dipanata attorno al tentativo della giunta, rivelatosi infruttuoso, di ricorrere al Conai per una progettazione gratuita del nuovo piano. Un tentativo fatto per risparmiare ma che successivamente, di fronte alla impossibilità di procedere, ha costretto il comune ad incaricare uno studio di progettazione, lo stesso del piano Aro del 2017, spendendo 12 mila euro."Con questi soldi si poteva fare il progetto definitivo", ha opinato Filippo Bellanca.
Ne è scaturito un dibattito serrato, con l'opposizione che ha evidenziato le presunte contraddizioni dell'amministrazione in carica, sia rispetto all'atteggiamento a dir poco rigoroso della componente politica "Mizzica" quando toccò all'amministrazione Di Paola il compito di varare il primo piano Aro (in scadenza tra due mesi), sia rispetto alle stesse dichiarazioni fatte da Salvino Patti durante la seduta precedente in ordine alla stessa scelta gestionale. In particolare, nella precedente seduta Patti aveva evidenziato che quand'anche l'amministrazione avesse inteso puntare su una gestione alternativa a quella a privati, non avrebbe avuto i numeri per sostenerla in aula. "Ma non è detto che si debba confermare l'affidamento a terzi, dovete portare gli atti in consiglio", ha detto Calogero Bono. In aula era presente anche il dirigente responsabile del servizio Nando Rapisardi. Il quale ha annunciato che dopo la gara-ponte ("si tratterà di una gara aperta della durata di 12 mesi", ha precisato) si punterà ad un piano di durata di 8 anni.
"Siamo di fronte ad un disastro amministrativo", ha accusato Ignazio Bivona, mentre Gaetano Cognata, responsabile insieme a Fabrizio Di Paola del piano Aro che sta andando in scadenza, ha ripercorso tutti i passaggi propedeutici, riconoscendo che fu un errore da parte sua pensare di sottoporre il piano all'aula ma solo come presa d'atto da parte del consiglio, non rendendo partecipe l'aula. Dall'altra parte politicamente significativo è stato l'intervento di Daniela Campione, la quale ha ammesso che sull'argomento c'era un ritardo oggettivo, garantendo la concertazione tra le componenti politiche. "Nessuna promessa sulle modalità di gestione del piano Aro è stata fatta da Fabio Termine in campagna elettorale", ha precisato Gabriele Modica. La discussione è stata sospesa su richiesta dell'opposizione, che ha subordinato la ripresa all'acquisizione di tutti i documenti fin qui prodotti, a partire dalle interlocuzioni tra amministrazione e Conai. Il consiglio di ieri sera ha ricevuto le comunicazioni del dirigente Lavori pubblici Gioia sugli interventi (dalla colonna votiva alla scala tra la piazza e la Marina) per i quali l'opposizione aveva approvato emendamenti nel corso dell'approvazione dell'ultimo strumento finanziario.
Il neo assessore Fabio Leonte è stato sostituito in seno alla commissione consiliare Bilancio. Eletto Giuseppe La Bella del Pd. Via libera infine al regolamento sul catasto incendi, al punto tecnico della "zona bianca" del Prg e al regolamento per le motocarrozzette. Il consiglio torna a riunirsi giovedì 21 marzo.