nonché consigliere comunale di Canicattì, Giuseppe Alaimo, 29 anni, fra i 72 indagati dell'inchiesta della Dda nissena, che all'alba di ieri ha portato alla notifica di 54 delle 55 misure cautelari firmate dal gip ed eseguite dalla polizia. Alaimo, titolare di una concessionaria di auto, è indagato per detenzione ai fini di spaccio di droga, con l'aggravante di avere favorito l'associazione mafiosa. Secondo l'accusa, avrebbe acquistato da un esponente del clan di Gela, Mirko Salvatore Rapisarda, un quantitativo di cocaina da spacciare. "Abbiamo appreso solo dagli organi di informazione - ha detto il legale Giacinto Paci - dell'esistenza dell'indagine a carico del mio assistito che non ha ricevuto nulla e quindi non conosce la portata delle accuse. Dopo avere preso visione degli atti sarà disponibile a dare il suo contributo per accertare la verità e chiarire la sua posizione. In via cautelare si è autosospeso dagli organi di partito".
In riferimento al coinvolgimento di Alaimo è intervenuto il vicepresidente vicario della commissione Antimafia all’Ars, Ismaele La Vardera (Sud chiama nord). Il quale fa notare che Alaimo è un rappresentante delle istituzioni, consigliere comunale ma anche presidente provinciale della Dc, partito di Cuffaro. Per La Vardera Giuseppe Alaimo deve dimettersi da ogni ruolo di Canicattì. Sia chiaro, avrà modo di difendersi dalle accuse nelle sedi opportune, ma in questo momento non si può minare la credibilità dello Stato”.