Intervistato da Davide Sardo a margine della consegna nelle sue mani, fatto da Cartello Sociale e Chiesa Agrigentina, del documento sulla sanità pubblica, il direttore generale dice e non dice. E d'altronde oggettivamente al momento non è che possa fare molto di più. Che la situazione sia complessa lo sappiamo tutti. Ma intanto un impegno sull'ospedale di Sciacca Capodieci lo ha preso, e riguarda i lavori iniziati ben due anni fa e da lungo tempo sospesi, che riguardano il pronto soccorso e l'area di emergenza: "Entro marzo speriamo di sbloccare il cantiere", dice. Impegni anche sull'ospedale di Agrigento.
Poi così Capodieci sui mali della sanità agrigentina: "Mancano le risorse, ma oltre alle criticità ci sono anche le eccellenze". Così infine sul documento del Cartello Sociale, che invoca il rispetto dei principi costituzionali in riferimento ad una sanità pubblica in gravi ambasce.
Il nostro Telegiornale lo ha evidenziato qualche giorno fa: la vertenza dell'ospedale di Sciacca è tuttora aperta. Siamo in una fase in cui il riconoscimento di Dea di primo livello continua a non essere concreto. Mancano i medici, e la speranza di tutti è che finalmente si sblocchino i concorsi. Il Comitato civico per la Sanità ha già incontrato il nuovo manager. Il quale, nei confronti del portavoce Ignazio Cucchiara e del coordinatore Franco Giordano ha preso atto delle rimostranze di un sodalizio che, ne va dato atto, ha tenuto accesi i riflettori sull'emergenza sanità pubblica, impegnandosi ad affrontarli e a gestirli. Di problemi ce ne sono tanti: i famosi primari senza reparti e i reparti senza primari, con la difficoltà di numerose unità operative, dove i casi Oncologia ed Ortopedia sono stati solo gli ultimi in ordine di tempo in una lista piuttosto lunga. Per non dire di una coesistenza tra i nosocomi di Sciacca e Ribera, questo va detto, che continua a scontare una visione forse non del tutto corretta, visto e considerato che ci sono ancora troppe situazioni da rivedere, dai reparti doppione in poi, quando i due ospedali dovrebbero essere complementari.
Giunge notizia intanto che il sindaco Fabio Termine la prossima settimana incontrerà Capodieci. Sarà questo il primo vero confronto tra amministrazione comunale e direzione strategica che, evidentemente, preluderà ad un nuovo successivo confronto tra i primi cittadini del territorio. Su questo il Comitato civico per la Sanità ha avanzato numerose sollecitazioni, ritenendo necessario anche coinvolgere i deputati regionali. Perché occorre tornare a fare il punto della situazione al più presto. Una situazione, quella della sanità saccense (ogni giorno le segnalazioni continuano a succedersi) che continua a non essere certamente tranquillizzante. A invocare la ripresa di un confronto costruttivo sono state le migliaia di cittadini che l'11 novembre scorso non hanno esitato a scendere in piazza.