per essere inserito nel Piano Nazionale degli Aeroporti redatto dall’Enac che proietta la programmazione nel campo dell’aviazione civile al 2035 sull’intero territorio del Paese.
E’ un primo importante passo, commenta oggi l’Ordine degli architetti della provincia di Agrigento che evidenzia il lavoro svolto dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, in particolare dall’ingegnere Napoli nel ruolo di Responsabile unico del progetto, che avvia finalmente un percorso concreto per la realizzazione di un’infrastruttura che viene ritenuta fondamentale per il rilancio socio-economico della provincia di Agrigento. Architetti che danno merito a chi sta spingenndo in questa direzione, come il comitato promotore dell’Aeroporto Valle dei Templi, il parlamentare nazionale Calogero Pisano, sottoscrittore dell’emendamento al cosiddetto Decreto Sud che rilancia lo scalo agrigentino, la Rete delle Professioni Tecniche, che sta svolgendo una notevole attività propulsiva e, ancora, le categorie produttive, gli imprenditori, il Cartello Sociale, i club service e tutte le componenti della società civile impegnate in attività per promuovere la realizzazione dell’infrastruttura. Lo Studio, redatto dalla società KPMG, punta ad un Aeroporto di medie dimensioni, da realizzare nella Piana di Licata per un investimento complessivo di 115 milioni di euro. Tale investimento, secondo lo studio prodotto dalla KPMG, sarebbe coperto dalle attività aeroportuali dei primi anni, dopo i quali l’infrastruttura sarebbe in attivo dal punto di vista economico. Lo studio di fattibilità, come affermiamo da tempo, dimostra che l’infrastruttura è economicamente sostenibile – dichiara il presidente dell’Ordine degli architetti Rino La Mendola - e siamo certi che, a fronte dei dati raccolti, l’Enac integrerà il Piano Nazionale degli Aeroporti già depositato al Ministero delle Infrastrutture. A quel punto si potrebbe dire di aver superato la prima tappa della tabella di marcia, alla quale dovrebbe seguire l’affidamento, a professionisti esperti, del progetto di fattibilità tecnica ed economica, l’acquisizione dei pareri di rito; la redazione, verifica e validazione del progetto esecutivo e successivo appalto dei lavori o, in alternativa, vista la natura delle opere da realizzare, l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori. Un percorso che, ovviamente, deve tenere conto dell’obiettivo principale, quello del finanziamento dell’opera. Per il presidente dell’ordine degli architetti l’obittivo sarà raggiunto solo se la deputazione agrigentina, eletta al Parlamento nazionale, sosterrà nelle sedi opportune, con forza e convinzione, il percorso appena tracciato per la realizzazione dello scalo agrigentino.