ad essere presenti domani mattina quello formulato da Gaspare La Marca, portavoce del Movimento spontaneo di agricoltori e allevatori della Valle del Belice, che dal 5 febbraio ininterrottamente tiene in piedi uno degli ultimi presidi che nelle settimane scorse hanno caratterizzato la cosiddetta "protesta dei trattori".
L'arrivo al presidio di Sammartino ha un valore anche simbolico. Più volte richiesto dagli stessi produttori agricoli, che si sono rifiutati di recarsi al tavolo tecnico istituzionale, ritenendo che le organizzazioni di categoria tradizionali abbiano in estrema sintesi tradito il loro mandato di rappresentanza, si è rivelata decisiva la mediazione degli undici sindaci della zona, che hanno convinto il vicepresidente della Regione a raggiungere il bivio di contrada Gulfa.
E mentre continuano gli incontri con studenti ed esperti (l'ultimo è stato ieri, sotto i riflettori l'importanza dei prodotti agricoli a km zero), i comitati spontanei uniti di agricoltori, allevatori e anche gli stessi pescatori della Sicilia, terranno una manifestazione sempre domani a Palermo. Annunciato un corteo che si snoderà da Piazza Marina sino a Piazza Indipendenza. Manifestanti i quali, pur apprezzando gli interventi del governo sul potenziamento delle reti idriche, chiedono l'istituzione di un fondo di garanzia regionale per le aziende agricole che subiscono ritardi dei pagamenti, mentre al governo nazionale chiedono l'intensificazione dei controlli sui prodotti importati dai paesi extra europei, con adeguamento del regime sanzionatorio e creazione dei presidi fissi dei Nas in tutti i porti italiani per controllare la qualità dei prodotti agricoli in transito. Sul fronte della Pesca i promotori della manifestazione chiedono il credito d'imposta del 35% sul gasolio, i pagamenti dei fermi pesca obbligatori in tempi certi e celeri, il riconoscimento di un compenso economico per il periodo di fermo pesca obbligatorio previsto per il sistema di pesca “strascico".