per l'ordine e la sicurezza pubblica che il prefetto di Agrigento Filippo Romano, accogliendo una precisa richiesta del sindaco Matteo Ruvolo, si era impegnato a presiedere proprio nel territorio crispino. Un segnale di vicinanza delle istituzioni nei confronti di un'area problematica, dove la presenza e la diffusione di sostanze stupefacenti è sempre più drammatica, come rivelano d'altronde le numerose morti per overdose che nel corso degli anni si sono succedute tra la popolazione più giovane.
“Ho rappresentato al tavolo le preoccupazioni specifiche della nostra comunità”, dice Matteo Ruvolo. Facendo riferimento, in particolar modo, sui temi cruciali quali il controllo del territorio e, soprattutto, proprio le problematiche legate alla diffusione dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti. Ma nel corso della riunione si è parlato anche della questione immigrazione. Da questo punto di vista Ribera è una zona d'interesse per l'utlizzo costante di manodopera al servizio delle aziende agricole e nelle campagne per la raccolta delle arance.
Ruvolo oggi fa sapere che nel corso della riunione è stato condiviso un approccio unificato per rafforzare la sicurezza, nella consapevolezza che il territorio viene meglio gestito se coordinato in sinergia con le istituzioni e le forze dell’ordine. “Il lavoro di squadra è fondamentale, sia per ciò che concerne la prevenzione ma anche e soprattutto in termini di repressione”, conclude Ruvolo.
In definitiva, saranno organizzati diversi controlli straordinari di concerto con la polizia Locale, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia di Stato per contrastare il fenomeno della microcriminalità ed ai ricorrenti episodi di violenza legati alla cosiddetta “malamovida”. C'è anche questo ultimo elemento che caratterizza la vita pubblica di Ribera. I servizi di controllo del territorio saranno rafforzati anche attraverso l'utilizzo di telecamere in grado di aumentare il monitoraggio del territorio.
Il prefetto Romano ha ribadito il suo impegno a supportare la Città di Ribera, assicurando che ogni misura necessaria sarà presa per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini.La riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che ieri si è svolto nella Sala dei Sindaci ha dunque un significato molto importante, in un'area su cui bisogna tenere sempre accesi i riflettori, sia quelli delle forze dell'ordine, sia quelli del dibattito pubblico e degli osservatori. La presenza a Ribera di un centro ascolto per famiglie e ragazzi, con un lavoro straordinario che viene svolto dalla psicologa Katia Scorsone, all'interno di un progetto che vede la stessa chiesa protagonista, sta suscitando molto interesse. Un centro ascolto nato per volontà di alcune di quelle stesse famiglie che hanno subito la grave perdita di un loro congiunto per colpa della droga. Perché non si ritiene accettabile che debbano continuare a morire altri ragazzi per colpa di un mercato degli stupefacenti dove, a quanto pare di capire, l'emergenza crack sarebbe già stata soppiantata da altre sostanze, ancora più pericolose, ancora più orientate a causare dipendenza irreversibile.