oggi intervengono su quello che è ormai un caso nazionale, scaturito dal fatto di cronaca di qualche giorno fa, relativo al ritrovamento, tra le auto parcheggiate nei pressi degli uffici giudiziari saccensi, di una cinquantina di munizioni di quelle in uso alle forze di polizia. Ieri il Csm e l'Associazione Nazionale Magistrati hanno espresso la loro vicinanza a giudici e pubblici ministeri che operano all'interno del tribunale di Sciacca, a significare evidentemente una direzione ben precisa che le indagini dei carabinieri, che sono tuttora in corso, hanno preso. Sullo sfondo, dunque, c'è l'ipotesi di una intimidazione. Stamattina la presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati Carmela Bacino è intervenuta per manifestare in una nota piena vicinanza e viva solidarietà alla procuratrice della Repubblica Roberta Buzzolani, al Presidente del Tribunale Antonio Tricoli e, per il loro tramite, a tutti i magistrati ed a tutto il personale in servizio presso gli uffici giudiziari. "Il costante e proficuo impegno di tutti gli operatori della giustizia presso tribunale e procura di Sciacca nel combattere, con grande senso di responsabilità per il bene della collettività, ogni forma di criminalità, e nel difendere quotidianamente il valore della legalità, è apprezzato dalla società intera e, prima ancora, da quanti vi lavorano a stretto contatto": queste le parole dell'avvocata Bacino. Per la quale, il ritrovamento delle munizioni vicino il tribunale arreca grande turbamento. In ogni caso la presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Sciacca dichiara di riporre grande fiducia nelle indagini in corso, che offriranno le dovute garanzie, perché - osserva l'avvocata Bacino - le attività possano proseguire serenamente, con ancora maggiore determinazione e con la massima dedizione e senso dello Stato a tutela dell'ordine nel nostro territorio e a beneficio dei cittadini". Significativa la conclusione dell'intervento pubblico dell'avvocata Bacino, secondo la quale tale episodio, se mai ve ne fosse bisogno, "testimonia il ruolo fondamentale del tribunale quale presidio di prossimità in un territorio particolare quale è quello del circondario di Sciacca".
Ferma e decisa condanna dell'atto intimidatorio è stata espressa in una nota dal sindaco di Sciacca Fabio Termine, che parla di "gesto che punta a ledere il lavoro sia dei magistrati che di tutti coloro i quali orbitano intorno al presidio di giustizia e che non deve assolutamente essere sottovalutato, come già nelle scorse ore ha correttamente evidenziato la giunta esecutiva centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati. L’impegno nella lotta alla criminalità - osserva Fabio Termine - deve essere un impegno condiviso dall’intera cittadinanza. Una cittadinanza compatta e coesa - aggiunge il primo cittadino - deve disapprovare comportamenti così vili e lontani dal vivere civile. E ciò ha ancora più valenza oggi, 21 marzo, giornata in cui si celebra la memoria e l’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: la città di Sciacca è chiamata alla diffusione della cultura della legalità e una lotta attiva contro la delinquenza”.
La più sentita solidarietà al presidente del tribunale, alla procuratrice della Repubblica, a tutti i magistrati e al personale in servizio negli uffici giudiziari è stata manifestata anche dal presidente del consiglio comunale di Ribera, che a nome di tutti i consiglieri comunali condanna anche lui fermamente quello che definisce vile atto intimidatorio che rappresenta un attacco non solo alle istituzioni preposte all'amministrazione della giustizia, ma all'intera collettività. "L'impegno quotidiano e silenzioso di magistrati e personale del tribunale di Sciacca - conclude Costa - nel contrastare ogni forma di llegalità, e nel difendere la legalità, è un valore inestimabile per la nostra comunità e merita il sostegno e la riconoscenza di tutti".