all'amministrazione comunale di annullare gli avvisi di pagamento inoltrati a dicembre a molte famiglie saccensi. Sarebbero illegittimi sulla base di un approfondimento che ha preso in esame le vicende che portarono il comune di Sciacca alla consegna anticipata del depuratore a Girgenti Acque. Nel verbale di consegna, del marzo del 2013,era stato concordato che a riscuotere il canone di depurazione negli anni di competenza del comune dovesse essere la Girgenti acque S.p.A., rinviando ad un momento successivo la stipula di una convenzione sulle modalità dell’incasso dei canoni da parte del gestore privato e conseguente riversamento delle somme incassate al Comune . Sulla base di tale accordo, sostiene Stefano Scaduto, i cittadini destinatari degli avvisi di pagamento possono eccepire che legittimata alla richiesta di pagamento dei canoni di depurazione per l’anno 2012 era Girgenti acque, con conseguente illegittimità della richiesta del Comune di Sciacca, in quanto ente che con un apposito accordo, dal quale non risulta abbia receduto, ha affidato alla società il compito di riscuotere i canoni di depurazione pure nel periodo di gestione comunale.
Il fatto che Girgenti acque non abbia riscosso i canoni entro il termine di prescrizione di 5 anni ha determinato e determina l’inesigibilità delle somme.
Non solo. Un altro motivo di illegittimità, per il Centro Studi De Gasperi riguarderebbe gli avvisi di pagamentoin quanto tali, ed in particolare la circostanza che il Comune di Sciacca abbia determinato gli importi richiesti ai cittadini sulla base delle informazioni riferite da Girgenti acque sui consumi idrici nell’anno 2012, senza che tuttavia il Comune abbia allegato agli avvisi di pagamento in questione il documento con cui Girgenti acque le avrebbe fornito il dato informativo per singola utenza. Ne consegue, per Scaduto, che gli avvisi di pagamento risultano incompleti . Insomma vanno annullati , sgravando i cittadini delle indebite richieste di pagamento.