che mira a snellire le procedure necessarie al cambio di denominazione dei comuni termali nell'isola. Iniziativa assunta dai parlamentari del Movimento 5 Stelle nel corso della precedente legislatura, con il testo presentato dal saccense Matteo Mangiacavallo, che approda finalmente in aula.
Tra le modifiche sostanziali prevede l'abolizione del referendum necessario per il cambio di denominazione. Uno scoglio non facile da superare. Lo abbiamo sperimentato a Sciacca nel 2003 q uando per tutta una serie di motivazioni che nulla avevano a che vedere con la volontà di modificare la denominazione della città in Sciacca Terme non fu raggiunto il quorum necessario affinchè l'iniziativa andasse in porto. Una brutta pagina della politica locale. Da allora non si è più tentata la strada del referendum, ancor più per il successivo declino delle Terme di Sciacca.
Il disegno di legge presentato dal parlamentare saccense del Movimento 5 Stelle prevede la possibilità per tutti i comuni termali siciliani la possibilità di aggiungere la dicitura “Terme” alla propria denominazione bypassando la procedura classica che prevede, appunto, il referendum con il pronunciamento del 50 % più uno degli aventi diritto al voto. Sarà sufficiente una delibera del Consiglio Comunale, adottato a maggioranza dei due terzi.
Entro 60 giorni dalla data di pubblicazione della delibera, i cittadini potranno comunque esprimere il proprio dissenso mediante la presentazione di una petizione, sottoscritta da almeno un quinto degli iscritti nelle liste elettorali di quel comune.
La mancata sottoscrizione della petizione equivale all'adesione alla modifica di denominazione. La delibera del Consiglio Comunale, in questo caso, acquista efficacia e al nome della città viene aggiunta la dicitura Terme.
La proposta di legge del Movimento 5 Stelle è riferita,infatti esclusivamente ai comuni termali, come Sciacca, Acireale, Montevago o Termini Imerese.
Nel giorno della trattazione del disegno di legge in aula, Matteo Mangiacavallo ha auspicato che prima di cambiare eventualmente la denominazione nei comuni di Sciacca ed Acireale si provveda alla riapertura delle due importanti stazioni termali.