e l'esponente del gruppo misto, Salvatore Giuffrida, l’interrogazione scritta al presidente della Regione e all'assessore dell'Energia e dei servizi di pubblica utilità finalizzata a fare chiarezza sulla presenza o meno di microorganismi inquinanti nel bacino del lago Arancio, al fine di rendere utilizzabile la provvista d’acqua e garantire i prelievi ai fini irrigui.
"La Sicilia è terra del paradosso: a fronte di invasi vuoti, si ha una abbondante presenza di acqua nel lago Arancio che, però, a causa dell'alga rossa, non può essere utilizzata - dicono i deputati regionali che, al governo, chiediono quali correttivi urgenti stia ponendo in essere.
La provvista idrica contenuta nel bacino del lago Arancio, qualora le acque siano prive di microorganismi tossici per l’uomo e per le coltivazioni, aggiungono i deputati firmatari dell’interrogazione, rappresenta una importante fonte di approvvigionamento per l’irrigazione di un’area molto vasta soprattutto alla luce delle scarse piogge dei mesi scorsi che destano forte preoccupazione tra i produttori agricoli. Al governo regionale è stato chiesto di riferire in aula sulla situazione attuale. La questione dell’alga rossa è esplosa l’estate scorsa, con il divieto di uso a scopo irriguo che ha causato notevoli danni al comparto agricolo. Nonostante le riunioni, i sopralluoghi, gli esami e controesami delle autorità competenti non si è ancora arrivati alla soluzione del problema.
Oltre all’interrogazione del gruppo parlamentare all’Ars, anche il coordinatore della Dc di Sciacca Giuseppe Milioti invita l’amministrazione comunale a provvedere all’istituzione di un tavolo permanente di concerto con i deputati presenti sul territorio sul tema della siccità. Non dovrebbe neanche essere sollecitato, ma dopo due anni (sostiene Milioti) la giunta Termine sta manifestando una palese inadeguatezza dettata da inesperienza politico amministrativa su questo e su altri temi.
La siccità che ha già portato il governo a dichiarare lo stato di emergenza in Sicilia, oltre a produrre una considerevole riduzione dell’erogazione idrica in quasi tutte le province dell’isola, sta avendo effetti devastanti per il mondo agricolo. Oggi è Legacoop Sicilia Occidentale a evidenziare come l’agricoltura siciliana , soprattutto quella vitivinicola ed ortofrutticola , già fortemente provate dai cambiamenti climatici e dalla presenza della peronospera rischiano un autentico collasso .
La siccità che si è abbattuta sulla Sicilia sta danneggiando fortemente l’ agricoltura e la zootecnia , quest’ultima fortemente colpita ,tra l’altro, dalla la mancanza di scorte di fieno e dall’assenza di pascoli verdi. Legacoop Sicilia Occidentale considera positiva l’istituzione dell’Unità di crisi alla Regione, ma ritiene necessarie anche misure compensative in grado di sollevare il settore agroalimentare ormai in ginocchio.