quello per il quale, per dirla alla Francesca Valenti, siamo ormai fuori tempo massimo. Il Consiglio comunale ha approvato il piano delle alienazioni, uno dei punti propedeutici allo strumento finanziario. Comprende quelli che più volte sono stati definiti “gioielli di famiglia”, ma che da almeno dieci anni, malgrado il prezzo più volte ribassato, non trovano compratori interessati. Il ridimensionamento più consistente del prezzo base è stato stabilito per il Baglio Maglienti, sceso da 235000 a 150 mila euro. Cali più contenuti quelli decisi per la Pizzeria Punker della ex Sitas, scesa da 145 mila a 140 mila euro e per l'immobile di contrada Ferraro, calato da 284 mila a 270 mila euro. Invariato il costo della ex scuola rurale di contrada Montagna, confermato per 125 mila euro. La novità è stato l'inserimento, nel piano, della ex scuola rurale di contrada Sovareto. Prezzo fissato: 190 mila euro. Contrari all'inserimento di questo edificio tra i beni da dismettere i consiglieri del centrodestra: “Si potrebbe realizzare una scuola, utile per quella zona”, secondo Calogero Bono. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle invece hanno eccepito sulle modalità di composizione del piano, ritenendo che occorrerebbe inserire anche delle particelle di terreno di proprietà comunale ai fini della realizzazione, ad esempio, di un'area ludica nella località Ferraro o per la costruzione di impianti sportivi. “Serve una visione di impresa – ha detto Alessandro Curreri”. Che, per il piano 2018, ha chiesto all'amministrazione un coinvolgimento accogliendo le idee pentastellate.
Il punto è passato 10 voti a favore, 5 astenuti e 2 contrari. Tra gli astenuti, a sorpresa, anche l'esponente di Nostra Sciacca Carmela Santangelo. La quale stamattina al nostro Telegiornale non ha voluto commentare la sua decisione. A garantire l'immediata esecutività dell'atto sono stati i consiglieri di opposizione, a cui quelli di maggioranza hanno ufficialmente chiesto di aderire a questa richiesta.
Nel corso della seduta è stata approvata anche una mozione d'indirizzo sul vuoto a rendere presentata da Teresa Bilello e Alessandro Curreri, del Movimento 5 Stelle. Prevede, in via sperimentale, per gli esercizi commerciali e i distributori, l'istituto del vuoto a rendere, pratica ambientale utilissima per ridurre a zero i rifiuti derivanti dall'utilizzo di imballaggi, lattine, bottiglie e così via. L'obiettivo è diffondere la cultura del riutilizzo secondo la strategia "Rifiuti Zero" per cui il M5S si batte da anni. Si chiedono incentivi economici (come la riduzione della tassa sui rifiuti) per tutti gli esercenti che aderiranno all'iniziativa. Il punto è passato ma con l'impegno dell'amministrazione a verificare la copertura finanziaria. In apertura di lavori approvate anche le linee di trasparenza e anticorruzione.
I lavori sono stati aggiornati al 9 febbraio. Prevista l'approvazione del documento unico di programmazione e quella del bilancio di previsione.