A favore hanno votato Fdi, Lega e Forza Italia. Contrari Pd, M5s, Avs e Azione. Il testo passa adesso all'esame del Senato. Il ddl, in particolare, interviene direttamente su alcune norme del codice della strada, inasprendo le misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol (prevedendo anche l’installazione dell’alcolock) e di stupefacenti (il reato scatta a prescindere dalla verifica dello stato di alterazione psicofisica derivante dall’assunzione di sostanze). Viene introdotta la sospensione breve della patente a seguito di una serie di infrazioni gravi e in relazione al ‘patrimonio’ dei punti ancora disponibili, mentre risultano inasprite le sanzioni, con il prolungamento del periodo di sospensione della patente, nei casi di utilizzo alla guida di smartphone o altri dispositivi: per chi al volante si fa distrarre dal cellulare, è previsto il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi e una sanzione fino a 1.697 euro. In caso di recidiva, la multa lievita fino a 2.588 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti. Il disegno di legge introduce una stretta anche nei confronti di chi abbandona gli animali in strada: rischia fino a sette anni di carcere chi, con tale comportamento, causa incidente stradali con morti, feriti o lesioni personali gravi o gravissime. Una delle misure introdotte è l’innalzamento delle limitazioni alla guida per i neopatentati ed estende da 1 a 3 anni la durata del divieto di guida imposto relativamente ad alcune categorie di veicoli in relazione alla loro potenza. Arriva, per i tutti i conducenti di monopattino, l’obbligo del casco, del contrassegno e di polizza rc, insieme al divieto di uscire dai centri urbani. Mentre si ampliano le possibilità di circolazione per motocicli, termici ed elettrici, su strade extraurbane e autostrade. Viene potenziato il sistema di verifica della copertura assicurativa mediante l’incrocio dei dati derivanti dalle sanzioni, anche quelle per il passaggio con il rosso. Un provvedimento duramente criticato dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada che ritengono la riforma un passo indietro per la tutela della vita umana. Nei giorni scorsi contro il nuovo codice si sono mobilitate piazze fisiche e virtuali, con oltre 20.000 email inviate ai parlamentari e oltre 12.000 rivolte direttamente alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Le associazioni annunciano che la mobilitazione, denominata 'Stop al codice della strage', non si fermerà e sono già oltre 2500 - rendono noto i promotori - le email mandate al Senato per chiedere di accogliere le proposte delle associazioni dei familiari delle vittime della strada.