dispersione idrica e le varie perdite e dall'altro, a lungo termine, per capire come contrastare gli effetti della perdurante siccità. L'azienda pubblica che si occupa del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento ha convocato per domani una urgente assemblea dei sindaci presso l’aula Giglia del Libero Consorzio. Sul tavolo proprio la severità idrica che interessa anche l’intero territorio agrigentino, oltre ad altre quattro province siciliane, per la quale occorrono soluzioni immediate per evitare rischi di carattere igienico-sanitario e di ordine pubblico, soprattutto in vista della stagione estiva. Non a caso all’Assemblea è stato invitato anche il prefetto di Agrigento Filippo Romano.
“La criticità idrica che sta interessando anche l’Agrigentino è il motivo per il quale ho convocato l’Assemblea dei sindaci – afferma il presidente Alfonso Provvidenza, primo cittadino di Grotte. Ritengo che tale situazione imponga un intervento immediato e soluzioni veloci, capaci di risolvere un problema che riguarda tutti noi”. Durante la stagione autunnale e invernale, praticamente, non ha piovuto e il meteo, per le prossime settimane, non sembra indicare buone notizie in tal senso. Per le misure a lungo termine, di carattere infrastrutturale, è ormai troppo tardi, mentre appare soltanto come un fuoco di paglia spostare un po' di acqua dalla bretella Gammauta alla diga Castello.
Dal punto di vista irriguo, potabile e turistico, la stagione estiva rischia di diventare drammatica. AICA, compatibilmente con le proprie forze, sta provando a limitare la dispersione idrica potenziando le squadre di pronto intervento contro le varie perdite in provincia. Negli ultimi giorni, a Sciacca, gli interventi hanno interessato le condotte idriche principali delle contrade Carbone e Bordea, la rete idrica che attraversa via Prampolini ed è stata sostituita la saracinesca in uscita al serbatoio Rocche Rosse. Altri interventi urgenti sono stati eseguiti ad Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera, Caltabellotta e Lucca Sicula. Già attivato, da settimane, il piano di riduzione di erogazione in tutta la provincia, mentre agli utenti viene chiesto di collaborare e di sprecare meno acqua possibile.
Corsa contro il tempo da parte di AICA per fronteggiare da un lato la dispersione idrica e le varie perdite e dall'altro, a lungo termine, per capire come contrastare gli effetti della perdurante siccità. L'azienda pubblica che si occupa del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento ha convocato per domani una urgente assemblea dei sindaci presso l’aula Giglia del Libero Consorzio. Sul tavolo proprio la severità idrica che interessa anche l’intero territorio agrigentino, oltre ad altre quattro province siciliane, per la quale occorrono soluzioni immediate per evitare rischi di carattere igienico-sanitario e di ordine pubblico, soprattutto in vista della stagione estiva. Non a caso all’Assemblea è stato invitato anche il prefetto di Agrigento Filippo Romano. “La criticità idrica che sta interessando anche l’Agrigentino è il motivo per il quale ho convocato l’Assemblea dei sindaci – afferma il presidente Alfonso Provvidenza, primo cittadino di Grotte. Ritengo che tale situazione imponga un intervento immediato e soluzioni veloci, capaci di risolvere un problema che riguarda tutti noi”. Durante la stagione autunnale e invernale, praticamente, non ha piovuto e il meteo, per le prossime settimane, non sembra indicare buone notizie in tal senso. Per le misure a lungo termine, di carattere infrastrutturale, è ormai troppo tardi, mentre appare soltanto come un fuoco di paglia spostare un po' di acqua dalla bretella Gammauta alla diga Castello.
Dal punto di vista irriguo, potabile e turistico, la stagione estiva rischia di diventare drammatica. AICA, compatibilmente con le proprie forze, sta provando a limitare la dispersione idrica potenziando le squadre di pronto intervento contro le varie perdite in provincia. Negli ultimi giorni, a Sciacca, gli interventi hanno interessato le condotte idriche principali delle contrade Carbone e Bordea, la rete idrica che attraversa via Prampolini ed è stata sostituita la saracinesca in uscita al serbatoio Rocche Rosse. Altri interventi urgenti sono stati eseguiti ad Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera, Caltabellotta e Lucca Sicula. Già attivato, da settimane, il piano di riduzione di erogazione in tutta la provincia, mentre agli utenti viene chiesto di collaborare e di sprecare meno acqua possibile.
Il piano di riduzione di erogazione, dal 5 aprile, sarà attivato anche a Palermo e nei vari quartieri. Secondo l'Amap, negli invasi del palermitano, manca almeno il 50% delle risorse idriche.