per lunedì 22 aprile alle ore 19. Il consiglio comunale di Menfi è chiamato a certificare il dissesto dell’ente con tutte le conseguenze che ne deriveranno sul piano della capacità di spesa.
Una situazione che era nota da tempo, già nella campagna elettorale per le amministrative 2023 i candidati a sindaco erano ben consapevoli di dover mettere ordine ai conti in rosso. Il Consuntivo 2022 aveva fatto emergere chiaramente il quadro economico difficile. Il sindaco Vito Clemente aveva iniziato subito a prospettare l’ipotesi del dissesto che è andata via via concretizzandosi nel corso dei mesi. Adesso è stata certificata dagli uffici che hanno trasmesso gli atti al Consiglio Comunale.
Il disavanzo accertato ammonta a 14 milioni di euro, una situazione legata essenzialmente alla mancata riscossione di tributi che nel tempo ha fatto aumentare il fondo dei crediti di dubbia esigibilità.
E’ necessario mettere un punto e iniziare un percorso di risanamento dei conti che, passerà chiaramente, dall’esigenza di far pagare le tasse a tutti.
Peraltro da quest’anno per gli utenti menfitani c’è la novità del pagamento del servizio idrico (gestito direttamente dal comune) che non sarà più forfettario, ma a consumo.
Il percorso verso il risanamento dei conti passerà, inoltre, dal blocco di tutte le spese che non sono fondamentali. Con la dichiarazione di dissesto, infatti, il comune di Menfi non potrà effettuare feste, non potrà ricorrere a mutui per gli investimenti, ma soprattutto le aliquote tributarie saranno portate al massimo. Tutto ciò fino a quando non si raggiungerà un bilancio stabilmente equilibrato. Intanto il primo passo è quello della seduta consiliare del 22 aprile prossimo e dell’effettiva dichiarazione dello stato di dissesto economico del comune. Da quel momento potranno essere avviare tutte le conseguenti procedure.