da tanti anni ormai in prima linea con tantissime azioni a difesa dei cittadini nel campo della sanità, ma anche per ciò che concerne i servizi comunali, il benessere della comunità, e attività di divulgazione dell'importanza del rispetto delle regole civili e sociali. Tra le azioni più importanti dell’anno 2023 di Cittadinanzattiva, il protocollo d'intesa con il Comune di Sciacca per istituire un punto di ascolto del movimento all’interno della casa comunale, l’adesione alla rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale, la difesa del verde pubblico, la battaglia per le Terme di Sciacca portata avanti dal comitato civico patrimonio termale guidato da Nino Porrello che è anche coordinatore Sca di Cittadinanzattiva. Ed ancora, un protocollo d’intesa con il museo dei 5 sensi per la fruizione di beni monumentali e culturali della città, tante iniziative sulla mobilità sostenibile e la difesa dei beni comuni così come diverse attività di informazione e sensibilizzazione realizzate nelle scuole. Fin qui la relazione della coordinatrice Pierina Di Martino. Naturalmente è sulla sanità che verte invece la lunga relazione del Tribunale per i diritti del malato, stilata dalla responsabile Lilla Piazza, in cui si evidenzia il paradosso di un sistema sanitario che, nonostante la presenza di due ospedali sul territorio, non riesce a soddisfare le esigenze della popolazione spesso costretta a curarsi altrove. Una situazione che vede il personale sanitario sempre più assottigliarsi, con tanti sanitari che preferiscono lasciare i nostri ospedali e trasferirsi in altre Asp o in strutture private dove sono offerte loro situazioni di lavoro più gratificanti . Un presidio, quello di Sciacca, che dovrebbe essere “Dea di I Livello” che però continua a rimanere solo sulla carta perché non ha le risorse umane e strutturali numericamente necessarie per esserlo e la “Stroke Unit” ancora non si è attivata. Tribunale per i diritti del malato che, insieme al comitato civico per la sanità di cui fa parte fin dalla sua costituzione, insieme a tantissime forze sociali e sindacali, continuerà a portare avanti la battaglia a difesa dell'ospedale e a sollecitare i sindaci del territorio per intraprendere un’azione forte per assicurare una sanità efficiente e di qualità al comprensorio. Questo difficile momento che la sanità sta attraversando, prosegue Lilla Piazza nella sua relazione, ci spinge ad intensificare il nostro impegno perché abbiamo potuto registrare, da quando il nostro ospedale dipende amministrativamente dall’Asp di Agrigento, un continuo ed inesorabile depotenziamento della struttura saccense che aveva raggiunto ottime performance sanitarie. In quel periodo il nosocomio aveva accresciuto la sua qualità, anche per l’ampliamento di tanti servizi da erogare a tutto il comprensorio.