primo firmatario il deputato saccense Matteo Mangiacavallo che agevola il percorso che i comuni termali vorranno intraprendere per modificare la denominazione della città aggiungendo, appunto, la dicitura “Terme”. La novità sostanziale è che non sarà più necessario il referendum, modifica che si è voluta apportare proprio alla luce dell'esito del referendum del 2003 a Sciacca. Sarà sufficiente, dunque, una delibera del consiglio comunale, approvata a maggioranza dei due terzi, ma è comunque prevista per i cittadini la possibilità di opporsi all'iniziativa del cambio di denominazione mediante la presentazione di una petizione sottoscritta almeno da un quinto degli iscritti nelle liste elettorali di quel comune. La mancata sottoscrizione della petizione equivale all'adesione all'iniziativa e la delibera del Consiglio Comunale può così essere inviata alla Regione per l'approvazione definitiva.
“Adesso aspettiamo la riapertura delle Terme di Sciacca anche se, alla luce dei tempi comunque necessari per il cambio di denominazione, l'iter può essere avviato” ha dichiarato al nostro telegiornale il parlamentare Matteo Mangiacavallo.