che viene replicata, in estate, ogni 15 di Agosto. A dare origine alla ricorrenza, il 2 Febbraio del 1626, fu un evento eccezionale attribuito alla Madonna. Quel giorno, per salvare i cittadini dalla peste, una folta schiera di marinai a piedi scalzi portò sulle sue spalle, in processione per le vie della città, la statua di Maria Vergine ritrovata in mare. Fu allora che un miracolo segnò per sempre la comunità saccense: quando la vara giungette nella zona della Mestranza Piccola, ovvero in via Licata, anche se in cielo non vi fosse una nuvola, cadde improvvisiamente un fulmine sulla folla riunita e dalla base della vara si levò una nuvola di fumo. In quel preciso istante si narra che tutti i saccensi colpiti dalla peste vennero guariti. A ricordare quell'evento, tutt'oggi, in processione, in quel punto, si dà vita alla tradizionale fumata di incenso. Sono più di cento i marinai che a piedi scalzi hanno l'onore di portare sulle proprie spalle la statua della Madonna, collocata in una vara seicentesca, con i suoi sette quintali di peso. Ornata di gioielli d'oro, argento e corallo rosa di Sciacca, donati dai devoti, viene condotta per le vie del centro storico, nel tradizionale percoso che prende il via dalla Basilica e alla Basilica si conclude. Per due volte la processione si ferma ed il simulacro viene rivolto verso il mare, sia per scongiurare il pericolo di inondazioni, maremoti e sciagure, sia per ringranziare ancora una volta il luogo dove la storia vuole sia stata trovata la statua. Una celebrazione particolarmente, quindi, sentita dai saccensi, ovunque essi si trovino: per l'occasione, infatti, una comunità di emigrati a Boston torna nella propria città ad onorare la Madonna del Soccorso. La processione prenderà il via alle 17:00, mentre, dopo il rientro in Basilica, come ormai di consueto, verrà celebrata una santa messa alle 19,30 alla chiesa di San Domenico.