Aica ha attivato la procedura negoziata e dunque sta affidando i lavori. Sarà questione di pochi giorni e saranno erogati almeno 50 litri al secondo in più di acqua. In questo periodo è manna che cade dal cielo. Nei giorni scorsi era stato il consigliere comunale Filippo Bellanca a sollevare la questione, evidenziando anche come sarebbe necessario che questa preziosa risorsa idrica fosse a disposizione esclusivamente del territorio comunale di Sciacca, e non di tutti i comuni della provincia. Fabio Termine ne sta parlando con i vertici dell'Azienda Idrica Comuni Agrigentini per trovare una soluzione. Il sindaco continua a ritenere inaccettabile che ci siano comuni che hanno versato le quote di capitale sociale e di prestito ponte della Regione e comuni che invece non lo hanno fatto. Eppure un servizio di fondamentale rilevanza come quello idrico continua ad essere erogato. Di questa questione né Aica, né l'assemblea dei sindaci, né la Regione Siciliana sono ancora riusciti a venire a capo. Recentemente il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino, uno di quelli che non ha versato, ha chiarito la sua posizione al nostro Telegiornale: "Tariffe idriche troppo alte, uguali a quelle di Girgenti acque, dobbiamo risolvere questo problema".
Un altro dei comuni inadempienti nei confronti di Aica è quello di Licata. Eppure ci sono lamentele perché stanno saltando i turni e nessuno informa i cittadini. E i consiglieri comunali della Dc hanno già chiesto chiarimenti sia al sindaco che alla stessa azienda idrica. Accusano il primo cittadino Balsamo di non tutelare i cittadini, considerato che - scrivono testualmente - il comune di Licata fa parte, a pieno titolo, di Aica".
Al momento Sciacca sta vivendo un periodo a cui non era abituata. I tempi della turnazione si sono dilatati, e la prospettiva in vista dell'estate annuncia peggioramenti. Preoccupati i cittadini, preoccupati anche gli stessi albergatori. "Abbiamo una stagione turistica da tutelare", ha detto più di una volta Termine. Il pericolo che si arrivi ad un ulteriore razionamento dell'acqua rimasta, già sottoposta a razionamento, è piuttosto alto.
Intanto i sindaci di Bivona, Lucca Sicula e Ribera hanno incontrato ieri nuovamente il prefetto per rappresentagli la grave problematica della crisi idrica nel territorio riberese anche a seguito di una perdita di acqua che sta interessando la diga Gammauta e che, invece di raggiungere la diga Castello, attraverso il fiume Verdura fa disperdere in mare un alto quantitativo di acqua. Parlano, i primi cittadini, di beffa oltre al danno, perché questa situazione non consente di accumulare e far aumentare il livello delle acque della Gammauta così da poter essere poi trasferita per caduta nella Castello attraverso la bretella di collegamento che, grazie all'impegno di amministratori, agricoltori e soprattutto all'intervento dello stesso Filippo Romano, si era ottenuto di far entrare in funzione a fine marzo. Ancora una volta il prefetto ha garantito la disponibilità ad intervenire direttamente nei confronti di Enel Green Power, per scongiurare che l'acqua della Diga Gammauta possa fluire lungo fiume Verdura e perdersi a mare. Il dirigente generale e commissario per l'emergenza idrica Dario Cartabellotta ha richiesto al Consorzio di bonifica di effettuare i sopralluoghi per una immediata verifica della situazione.
È infine notizia di ieri pomeriggio l'istituzione, su proposta del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, della cabina di regia per l'emergenza idrica e di cui faranno parte il capo della Protezione civile Cocina, i vertici del dipartimento regionale acqua e rifiuti, dell'Autorità di bacino, docenti universitari, professionisti ed esperti. «Ho voluto questa struttura - dice Schifani - per definire strategie coordinate da un'unica regia e adeguate a contenere gli effetti negativi della crisi. Ma anche per accelerare sia la realizzazione delle infrastrutture necessarie sia gli interventi di ammodernamento volti alla riduzione delle perdite di risorsa idrica. Possiamo contare sul contributo di un team di professionisti che ci supporteranno da un punto di vista tecnico e che daranno impulso alle azioni. La crisi che stiamo vivendo - aggiunge il presidente della Regione - è severa, qui come in altre regioni non solo italiane, ma insieme col governo nazionale stiamo mettendo in campo tutte le misure necessarie anche per risolvere problemi mai affrontati prima. Ci stiamo impegnando al massimo e i risultati si vedranno"