assessore regionale alle Infrastrutture. Ha previsto di fare un sopralluogo, in compagnia dei tecnici della Regione, nel cantiere fermo da mesi dei lavori di ampliamento della banchina di riva nord del porto di Sciacca. Cantiere da oltre 6 milioni di euro che ha interrotto le attività nell'ambito di un contenzioso tra l'impresa appaltatrice e la Regione. Ieri al nostro Telegiornale il segretario cittadino della Democrazia cristiana Giuseppe Milioti ha annunciato che una delegazione del partito, insieme al capogruppo all'Ars Carmelo Pace, sarebbe andata in assessorato proprio per invocare chiarimenti su una situazione che, evidentemente, non è più accettabile. Nelle scorse ore si è appreso che il capogruppo del Pd Michele Catanzaro ha chiesto notizie in via informale allo stesso Aricò, ottenendo da lui qualche novità confortante. Non è ufficiale, insomma, ma la situazione potrebbe sbloccarsi, nella direzione di un riavvio delle opere mancanti, forse con un riaffidamento alla stessa ditta. L'amministrazione Termine dal canto suo ha chiesto all'assessore Aricò un incontro, proprio finalizzato a sbloccare questa situazione in via definitiva.
L'argomento è al centro da tempo di dibattito politico a Sciacca. Questi lavori furono affidati dalla Regione Siciliana al tempo in cui l'amministrazione comunale era presieduta da Fabrizio Di Paola, nell'ambito di un finanziamento su cui si era impegnato anche l'allora presidente del consiglio comunale Calogero Bono. Ex sindaco Di Paola che recentemente è tornato ad intervenire proprio su questo argomento, invocando un intervento chiarificatore da parte della Regione.
Lavori a suo tempo inaugurati dal predecessore di Aricò, con la giunta Musumeci, ovverosia Marco Falcone, che adesso è assessore all'Economia e che, evidentemente, anche lui può intervenire per trovare una soluzione che consenta, anche attraverso le necessarie opere di arredo urbano, di completare i lavori che riguardano precisamente l’intero tratto antistante la chiesa di San Pietro e la zona di Gaie di Garaffe, di fronte la Guardia Costiera. Intervento che avrà un rilievo importantissimo e strategico non solo per le attività portuali e di pesca, ma anche per altri comparti, tra cui quello commerciale e turistico, nonché per un miglioramento complessivo della qualità della vita nel sito che verrà riqualificato e che da qualche tempo è anche particolarmente frequentato nelle ore serali, soprattutto nella stagione estiva, dove la zona viene chiusa al transito veicolare.
Il progetto punta a consegnare alla città un porto più moderno con un nuovo impianto elettrico, nuove bitte di ormeggio, ringhiera di protezione e parabordi in gomma oltre alla realizzazione di nuovi piazzali attraverso il riempimento delle aree a tergo delle banchine.
Anche le stesse ragioni della sospensione dei lavori, inquadrati in un generico 'contenzioso', non si sono mai capite del tutto. Sulla vicenda l'ex vicesindaco Gianluca Fisco aveva avuto numerosi incontri a Palermo che però, purtroppo, si sono rivelati infruttuosi, così come a più riprese diversi consiglieri comunali, tra cui Ignazio Bivona, si sono fatti portavoce della necessità di superare una criticità che a più di qualcuno hanno fatto dire che questa città purtroppo sembra non avere un destino favorevole.