con propri candidati nelle liste di Forza Italia. La questione ovviamente rileva dal punto di vista della necessità di ottenere un risultato minimo del 4%. Cosa che il raggruppamento di Maurizio Lupi, Giovanni Toti e Saverio Romano non è in grado di raggiungere, mentre il partito fondato da Silvio Berlusconi ha sì qualche problema, ma non certo questo. L'intesa tra Antonio Tajani e Maurizio Lupi (quest'ultimo è politicamente nato dentro Forza Italia) è stata sancita nei giorni scorsi, anche sulla base di una tradizione comune, quella che si inquadra nei valori del Partito Popolare Europeo.
Non può sfuggire alle nostre zone la presenza, all'interno di Noi Moderati, di Ignazio Messina, che vi si è federato come segretario nazionale di Italia dei Valori nei mesi scorsi, assumendo la non certo secondaria carica di portavoce nazionale. E tra le ipotesi di possibili candidature in campo alle Europee c'è anche quella dell'attuale presidente del Consiglio comunale di Sciacca. Da quanto si apprende gli è stata chiesta la disponibilità e se ne sta parlando. Ma se ne saprà di più nei prossimi giorni. La decisione scaturirà infatti dal coordinamento regionale di Noi Moderati in programma lunedì a Palermo e l'assemblea nazionale di Roma del 20 di aprile. L'idea prevalente, che nemmeno lo stesso Messina ha nascosto durante la puntata de "L'Ospite", intervistato da Maria Genuardi, è che i vertici apicali di Noi Moderati scendano tutti in campo. Nella qualità di portavoce nazionale l'ex sindaco e attuale presidente del consiglio comunale è sicuramente una delle figure più importanti del partito.
Obiettivo dell'intesa tra Forza Italia e Noi Moderati è quello di provare ad occupare lo spazio politico compreso tra le posizioni di Giorgia Meloni e quelle di Elly Schlein. Ne scaturiscono liste unitarie per far sì che questo lavoro possa essere portatore anche di aggregazione di altre forze, di altre persone per colmare un vuoto. Rientra probabilmente nella scelta di Messina, quella di diventare a tutti gli effetti un esponente del centrodestra italiano, l'addio alla sua lista civica di quasi tutti gli eletti, l'ultimo dei quali è stato Raimondo Brucculeri. Ma certo, vedere oggi Messina nel centrodestra fa riflettere sul fatto che, dal 1993, è passata davvero tantissima acqua sotto i ponti.