Sembrano questi i motivi principali per cui in primavera verosimilmente meno studenti andranno in gita. È quanto emerge da un'indagine effettuata dal portale Skuola.net, secondo cui più della metà dei ragazzi frequentanti gli istituti secondari, sia di primo che di secondo grado, non parteciperanno alle consuete escursioni scolastiche. Ad essere intervistato, un campione di oltre 7.000 studenti provenienti da tutta Italia. Secondo la ricerca, il 28% dei ragazzi non potrà partire a causa di difficoltà economiche della famiglia, che non può permettersi di pagare la quota del figlio. In 1 caso su 4 sono proprio i prof a far saltare la gita, rifiutandosi di accompagnare le classi. Per un buon 10%, invece, sono le questioni disciplinari a porre un freno alle partenze: tra i giorni persi a causa di scioperi e quelli dovuti a progetti, iniziative scolastiche, ponti e votazioni, è difficile raggiungere il numero minimo di ore effettive di scuola previsto dalla legge. C'è poi un 9% di studenti che, pur avendo avuto il via libera da parte della famiglia, non parteciperà lo stesso al viaggio perchè non ha intenzione di a stare insieme ai compagni di classe. C'è, comunque, da considerare che, soprattutto negli istituti tecnici e professionali, spesso i ragazzi partecipano, grazie ad aziende convezionate, a stage all'estero. Sta di fatto che il fattore economico è la causa principale della diminuzione di adesioni alle gite scolastiche. Per questo le scuole selezionano le mete più economiche, che spesso portano alle solite scelte: c'è quindi chi decide di non visitare, come può accadere, la stessa meta più di una volta. Le privilegiate, per le scuole medie, dalle nostre parti sono le città siciliane, Palermo prima in classifica, o in Italia tra Napoli, Roma e Firenze. Berlino, Londra, Praga, Atene, Vienna e Budapest, invece, solitamente le più gettonate per l'ultimo anno delle superiori.